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Continua ancora il contrasto ai furti in abitazione da parte dei Carabinieri della Compagnia di Acqui Terme, con altre due operazioni di servizio che hanno visto i Carabinieri della Stazione di Ovada scoprire altrettanti eventi predatori.

Nel primo caso i militari hanno denunciato un 25enne astigiano di etnia sinti che, venti giorni fa, simulando la sua appartenenza ad un corpo di polizia, era riuscito ad introdursi nell’abitazione di un 87enne di Ovada, riuscendo a portar via alcuni monili in oro. Il riconoscimento del giovane effettuato dai vicini di casa dell’anziana vittima si è rivelato fondamentale per giungere al deferimento in stato di libertà.

Nel secondo caso, invece, i militari hanno denunciato un 53enne di Molare, con l’accusa di furto aggravato di autovettura. I militari di Ovada hanno ricevuto una denuncia di furto da parte del proprietario di un’Alfa Romeo. Alcuni indizi presenti in denuncia, quale l’assenza del rumore dell’allarme della macchina, e la visione di alcuni impianti di videosorveglianza della zona hanno fatto comprendere come il ladro non si fosse, come succede di solito, introdotto furtivamente nell’autovettura, ma avesse nella disponibilità le chiavi dell’autovettura. Andati a ritroso nella cronologia dei proprietari dell’automezzo, i militari sono arrivati al 53enne di Molare il quale, si è scoperto, aveva mantenuto una copia della chiave della macchina e con quella l’aveva asportata.

Acqui Terme e Cassine. Due le truffe online scoperte dai militari della Compagnia di Acqui Terme nel corso della settimana.

In entrambi i casi il modus operandi è stato sempre il medesimo: messo in vendita un oggetto su un sito di aste online e ricevuto il pagamento mediante ricarica su carta ricaricabile, il venditore è sparito senza lasciare tracce.

Nel primo caso ad operare sono stati i Carabinieri della Stazione di Cassine che, a seguito di una denuncia per la vendita di una presa idraulica e di un sollevatore, pagati 500 euro, hanno identificato due cosentini, già noti alle FF.PP. per reati similari, e li hanno denunciati.

Nel secondo caso, invece, i colleghi della Stazione di Acqui Terme, che hanno operato a seguito della (finta) vendita di alcuni ricambi per auto, pagati 450 euro. Identificato l’autore della truffa, un foggiano di 54anni, anche lui noto per reati analoghi.

In entrambi i casi le indagini hanno visto i militari incrociare i dati del portale di aste online, i numeri telefonici utilizzati per i contatti e i numeri delle carte ricaricabili utilizzati per le transazioni, giungendo all’identificazione dei rei.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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