C’è una svolta storica per i pannelli fotovoltaici. Il tribunale amministrativo dell’Aquila ha sancito un nuovo principio che cambierà le regole in vigore.
I borghi storici non si possono trattare come “pezzi da museo”, come Uncem ha sempre ripetuto, e anche gli abitanti dei piccoli borghi storici hanno il diritto di installare i pannelli fotovoltaici sul tetto. Vale anche per i paesi montani.
I giudici si sono espressi sul delicato caso sollevato da una famiglia di un piccolo borgo, Pacentro, alla quale la Soprintendenza aveva negato la possibilità di installare il fotovoltaico beneficiando del Superbonus 110. Uncem condivide totalmente e finalmente la disposizione del TAR. Da tempo con Legambiente in primis, Uncem chiedeva alle Soprintendenze di limitare ogni vincolo e parere negativo sulle rinnovabili da installare in villaggi, paesi, borghi storici. Le rinnovabili devono essere per tutti. Così viene sancito.
Finalmente si tolgono le restrizioni in vigore per i borghi con vincoli paesaggistici e artistici in merito all’installazione dei pannelli fotovoltaici. La sentenza del Tar ha stabilito in quali casi sia valido il diniego della Soprintendenza. Questo deve essere “motivato nel merito” mentre non basta il divieto generalizzato.
Il tribunale ha sancito anche che la tutela paesaggistica non possa sempre e comunque prevalere sulla necessità di ridurre le emissioni di CO2 e, quindi, salvaguardare l’ambiente. Ora tutti dovranno rispettare queste nuove indicazioni, maglie più larghe in favore delle rinnovabili, del risparmio energetico, anche in chiave di Green Communities e Comunità energetiche.
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