Una nuova sede provinciale in via Dossena 41, nel cuore di Alessandria, a pochi passi dal nuovo ponte Meier, in fase di ultimazione, e dalla storica Cittadella militare. Da qui riparte Forza Italia, con obiettivi e progetti precisi. A inaugurarla è stato il coordinatore regionale Gilberto Pichetto. “Rimettiamoci in moto, con anche tante forze giovani, ripartendo dall’appartenenza ideale. – sottolinea – Anche voi alessandrini avete un ruolo importante nel ridisegno di Forza Italia in tutto il Piemonte e una sede, al di là del ruolo che ormai riveste la tecnologia nell’informazione e nella comunicazione, si conferma un punto fondamentale di ritrovo per le persone. Diverse le partite da vincere, cominciando dalle imminenti Elezioni Amministrative e dal referendum d’autunno: non c’è, infatti, solo la necessità di mandare a casa Renzi e la Boschi, ma va, soprattutto, impedito il danno che potrebbe determinare la riforma costituzionale. Mobilitiamoci, credendo in Forza Italia, riferimento del Partito Popolare Europeo, e nell’alternativa del centro destra”. Amministrative del 5 giugno: “significativo banco di prova anche in provincia, con 21 Comuni al voto – ricorda Ugo Cavallera, coordinatore provinciale – e da cui può arrivare un segnale importante. Anche per guardare poi diversamente ad Alessandria con il rinnovo di palazzo Rosso nel 2017. Determinante diventa fare rete, dalla Regione a Roma, dalla Provincia ai vari centri sul territorio, sperando di riempire l’altra metà del bicchiere”. “Ripartiamo da questa sede per porre fine all’incapacità istituzionale dei ‘compagni’ della sinistra, lavorando uniti per un gruppo granitico”, rimarca Massimo Berutti, consigliere regionale. Con un forte impegno da parte di chi sul territorio milita. “Anche noi ‘fantasmi’ di una Provincia che avrebbe dovuto sparire – incalza Nicola Sirchia, capogruppo a Palazzo Ghilini – ma che, invece, ha responsabilità ancora cruciali senza però saper assicurare altrettante azioni incisive. E che, dopo una riforma delirante come quella del centro sinistra, costa ancora di più. Alessandria poi paga un prezzo ancora più alto perché malgovernata da Rita Rossa, sindaco del capoluogo e presidente della Provincia, eletta da circa il 20 per cento degli alessandrini: risultato di una situazione che potrebbe ripetersi a livello nazionale, a seguito degli effetti nefasti della riforma costituzionale, concentrando su pochi un potere senza controllo”. “Diamo, allora, una possibilità alla città, mandando a casa il Pd e la sua propaganda demagogica che continua a mistificare la realtà, con il solo risultato di aver fermato Alessandria per tutti questi anni, riducendo i servizi e aumentando le tasse – accusa Piercarlo Fabbio, presidente Gruppo FI in consiglio comunale – Il ponte Meier non è stato costruito dalla Rossa, che si è trovata tutto pronto; i 25 milioni per la Cittadella non sono del Comune; i 12 del Progetto Integrato Sviluppo Urbano li abbiamo garantiti noi alla città quando governavamo. Continuiamo a lottare per dare e darci un’alternativa”.
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