La cronica mancanza di fondi e l’apparente disinteresse di chi, negli ultimi anni, ha guidato il paese, preoccupano le Comunità Montane, che per bocca di Marco Bussone, presidente Uncem, dichiarano quanto segue:
“È molto importante la consultazione avviata dal Ministro Calderoli sul fondo Montagna. Che per il 2023 ammonta a 200 milioni di euro. Nel 2010 era a zero. Poi è stato reintrodotto il fondo annuale di 5 milioni. Ora sono 200, importanti. Che devono essere spesi sui territori, per le comunità, per lo sviluppo locale, per generare Green communities, per migliorare i servizi. Ma non bastano. Occorre definire politiche e scelte per la valorizzazione dei servizi ecosistemici ambientali che la montagna eroga, a partire da acqua e legno, beni ambientali, climatici, sociali, che la montagna con il presidio antropico eroga. E vanno riconosciuti”.
Ma non basta. Bussone chiede unità di intenti per lavorare sul ‘concetto montagna’: “Tutti i fondi vadano oltre la logica del campanile e del piccolo è bello. Montagna è territori, comunità insieme, Comuni piccoli e grandi di una stessa valle che lavorano insieme. Questa è la ratio per tutte le risorse disponibili, per investirle bene. Senza lasciare indietro nessuno. Rafforziamo dunque con i Ministri Calderoli e Piantedosi le Comunità montane, tanto bistrattate in passato, ma necessarie per riconfigurare politiche e investimenti pubblici. Lavoriamoci per dare al Paese un sistema istituzionale nelle zone montane, il 50% dell’Italia più solido”.
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