Questa mattina a Roma, nella sede centrale di Rete Ferroviaria Italiana, il Sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, l’amministratore delegato e direttore generale di Rfi, Ingegner Maurizio Gentile e l’Assessore Regionale ai trasporti Francesco Balocco hanno firmato un protocollo d’intesa per la costituzione di un gruppo di lavoro per l’approfondimento e lo studio di modalità di valorizzazione della sede ferroviaria di Novi S. Bovo.
Tale studio sarà effettuato in coerenza con le indicazioni del Piano Regionale della Mobilità dei Trasporti della Regione Piemonte e degli strumenti di programmazione e pianificazione territoriale vigenti sul territorio di riferimento, tenendo conto delle diverse iniziative, azioni e istanze insistenti sull’area.
È noto che la società Metrocargo nel 2017 ha partecipato al bando pubblicato da Mercitalia Logistics Spa relativo a una manifestazione di interesse per la conclusione di contratti di vendita o locazione su aree insite nello scalo ferroviario di Novi S. Bovo.
Alla luce di tutto ciò, questo ulteriore passo con Rfi e Regione Piemonte porta a considerare il rilancio dell’attività dello scalo merci novese sempre più concreto, soprattutto tenendo conto che il nodo di Novi S. Bovo viene ritenuto di grande importanza nel corridoio della Rete TEN-T, il Reno-Alpi, asse che collega il porto di Rotterdam con il porto di Genova.
Questo accordo è finalizzato a valutare le migliori soluzioni per la valorizzazione dello scalo per il più efficace sfruttamento delle potenzialità dello stesso in relazione alle nuove grandi opere in corso di realizzazione (Terzo Valico, Terminal di Vado Ligure e altre) e per massimizzare gli effetti, anche di livello occupazionale, sul territorio.
«Per tutto ciò – commenta il Sindaco Muliere – esprimo grande soddisfazione per l’impegno profuso da Rfi attraverso l’amministratore delegato, e dall’Assessore Regionale ai Trasporti. Questo impegno, unito a un interesse manifestato e ulteriormente confermato dalla società di Metrocargo dopo la firma di questo accordo, ci porta a considerare la possibilità del riutilizzo e della riqualificazione di Novi S. Bovo come terminal intermodale per il carico/scarico di container e casse mobili, ormai avviata a una soluzione. L’insieme di questi atti, congiunti alla realizzazione della tangenziale di prossima costruzione e la vicinanza alle reti autostradali, fa sì che il centro logistico di Novi S. Bovo assuma sempre più un ruolo strategico nel quadro di uno scenario di aumento della domanda intermodale su ferrovia».
Michele Minardi