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Continua la discussione sul problema della gestione della fauna selvatica, anche in provincia di Alessandria.

Iil presidente Cia Tortona Giacomo Boveri e rappresentanti Cia hanno partecipato alla riunione dell’ATC AL3 nel corso della quale il presidente Ennio Negri ha annunciato che la legge regionale sulla caccia andrà in Commissione a settembre. A riguardo, esistono perplessità nel settore in merito ai contenuti della legge.

Nella riunione è emerso che la legge sia improntata ad una gestione dei tempi e dei modi della caccia, e nessuno spazio sia volto a stabilire una corretta convivenza tra fauna selvatica e attività agricola, soddisfacendo, pertanto, solo le istanze e le richieste di parte ambientalista. Negri, inoltre, ha chiesto un’audizione in Regione per cercare di portare le reali difficoltà del territorio.

La CIA è pronta a spendere tutte le proprie energie nel seguire la vicenda e nel prepararsi, se necessario, ad opporsi, anche in maniera decisa e netta, a scelte che vadano contro gli interessi del mondo agricolo – dichiara Giacomo Boveri, presidente Cia Tortona – . Nel territorio dell’Alessandrino le lamentele degli agricoltori diventano sempre maggiori. La siccità perdurante dell’ultimo periodo ha fatto sì che cinghiali e caprioli siano attratti dai vigneti e dalle uve in maturazione creando danni assai rilevanti”.

L’impegno della CIA prosegue da anni in questa direzione, con l’intenzione di sensibilizzare le Autorità competenti in materia. Nel mese di luglio è stato organizzato un incontro con il Prefetto di Alessandria Romilda Tafuri, nell’ambito di un’iniziativa nazionale della Cia, a seguito del confronto tra tutte le parti coinvolte, dal quale si attendono gli sviluppi promessi.

L’invito è sempre quello di considerare con maggiore attenzione e disponibilità le ragioni degli agricoltori la cui sostenibilità economica è funzione della produzione agricola e delle attività di allevamento – afferma Gian Piero Ameglio, presidente provinciale Cia Alessandria – . Se il loro reddito sarà tutelato dai danni provocati dalla fauna selvatica, gli agricoltori, attraverso lavoro e impegno quotidiano, potranno continuare a svolgere quel ruolo fondamentale che li contraddistingue, dalle altre attività economiche, in termini di mantenimento della biodiversità agraria e della tutela ambientale-paesaggistica. Organizzeremo ulteriori incontri a breve, per cercare di fronteggiare la situazione”.

“L’allarme è concreto, lo abbiamo lanciato più volte e continueremo a farlo – commenta Carlo Ricagni, direttore provinciale Cia Alessandria -. Per ottenere risultati, il nostro impegno va rafforzato da una collaborazione di chi amministra i nostri territori”.

 

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