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Una buona notizia per l’economia di Alessandria e del Piemonte, arrivano fondi per le piccole medie imprese. La banca Intesa San Paolo ha stanziato 1,1 miliardi di euro per le PMI piemontesi, l’iniziativa è il frutto di un accordo stipulato con l’istituto e Confindustria Piccola Industria, in collaborazione con Confindustria Piemonte.

 

I fondi stanziati serviranno a migliorare la competitività di molte piccole e medie imprese, tra cui attività commerciali, artigianato e piccole aziende che operano nel settore dei servizi. La somma proviene dai 10 miliardi di euro previsti dall’accordo nazionale raggiunto mesi fa. In base all’accordo ci sarà un programma di interventi mirati a favore del territorio piemontese, tra questi c’è la possibilità per le piccole e medie imprese di organizzarsi creando delle start-up, e di essere accompagnate nel mercato internazionale, che pare sia una chance per riprendere fiato in un mercato nazionale che diventa sempre più asfittico.

 

Voglia di innovazione e di guardare al futuro. La crisi morde in tutto il Paese e anche in Piemonte si fa sentire l’emergenza lavoro. Secondo quanto riporta repubblica.it solo chi esporta ha la possibilità di riprendersi. Le aziende che mirano a far crescere le esportazioni possono ottenere buoni risultati grazie all’euro debole e al prezzo del petrolio favorevole, oltre all’intervento della Banca Centrale Europea, che dovrebbe portare le banche a concedere più prestiti alle famiglie e alle imprese.

 

Andrà bene insomma chi punta ad esportare i propri prodotti, male invece chi pensa solo al mercato locale e nazionale. Una potenzialità, quella dell’export, che può diventare realtà anche tra le piccole e medie imprese grazie all’uso di strumenti come internet: grazie alla banda larga e alla diffusione sempre più capillare della rete il commercio elettronico aumenta sempre di più.

 

Uno dei settori che vede una piccola crescita ma significativa è quello dei gioielli, soprattutto per quanto riguarda il mercato online, dove gli utenti oggi trovano, oltre a prezzi più bassi rispetto alla media, più sicurezza nei pagamenti telematici. Le aziende del settore gioielli che si sono convertite al mercato online sono numerose, seguendo una tendenza che sembra aver contagiato anche il consumatore medio. Ad esempio secondo il portale dedito alla vendita di gioielli gioiapura.it è cresciuto negli ultimi anni il numero di persone che trovano più facile orientarsi online per la scelta dei gioielli da acquistare o da regalare, prova che la gente sta familiarizzando sempre di più con tutti i segreti dello shopping online.

 

Le imprese piemontesi si rimboccano dunque le maniche per far fronte alla crisi. Con buona inventiva, l’uso delle tecnologie informatiche con l’e-commerce in testa e gli aiuti economici, le PMI ce la possono fare. E in futuro potrebbero nascere anche nuove aziende, creando posti di lavoro.

 

L’Istituto Intesa San Paolo e Confindustria si dicono soddisfatti dell’accordo raggiunto, che ormai è arrivato al quinto rinnovo. Questo accordo ha consentito di stanziare in totale 10 miliardi di euro, ma dal 2009 sono stati messi a disposizione delle imprese ben 45 miliardi di euro per migliorare l’innovazione, la ricerca e l’internazionalizzazione delle imprese.

 

E altri fondi arrivano anche da Fondimpresa, che ha finanziato con 1,9 miliardi di euro (dal 2007 a oggi) attività di formazione sui temi più importanti per lo sviluppo delle imprese, oltre che sulla qualita del lavoro. Sicurezza sul lavoro, innovazione, economia digitale e sostenibilità ambientale. Questi i punti proncipali su cui le aziende si devono formare per migliorare la propria competitività. In tutto il Piemonte sono 13600 le aziende aderenti al progetto, con oltre 490mila lavoratori.

 

La crisi continua a farsi sentire, in Piemonte come in tutta Italia, ma con l’utilizzo delle nuove teconologie che consentono di aumentare le esportazioni, e grazie finanziamenti e altri interventi mirati come la formazione, la regione ha le carte in regola per ripartire, e quindi cercare di creare un trend positivo ad una crisi che sembra non conoscere fine.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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