Il Convegno del 12/13 giugno è organizzato dalle Agenzie ONU FAO e UNEP, dall’Istituto Internazionale del Freddo di Parigi (dal quale dipende l’85% della popolazione mondiale in materia di refrigerazione) dal Centro Studi Galileo e dall’Associazione dei Tecnici Italiani del Freddo. Unisce i maggiori esperti mondiali della refrigerazione e del condizionamento, spiegando le ultime tecnologie attualmente disponibili.
Il claim dell’esposizione universale di Milano sarà “Nutrire il Pianeta” e il Convegno Europeo sarà incentrato sulle buone politiche di conservazione dei cibi tramite la refrigerazione per ridurre a zero l’enorme perdita di risorse alimentari che si verifica nel passaggio produttore – consumatore. Quasi il 25% del cibo mondo mondiale, con punte del 40% in Africa per frutta e verdura, viene perduto a causa di una non efficiente o completamente mancante catena del freddo che permetterebbe di conservare, preservare, refrigerare o congelare gli alimenti necessari per nutrire il pianeta, che sono la nostra energia ma che a loro volta utilizzano la nostra energia per arrivare al consumatore.
Quest’anno l’evento rivestirà una particolare importanza anche per la direzione di completo rinnovamento che l’Europa sta facendo intraprendere a tecnici e aziende in particolare riguardo la riduzione dell’uso dei refrigeranti a maggiore GWP, Global Warming Potential. Le Nazioni Unite illustreranno come tutto il mondo intenda intraprendere questo percorso e come la formazione e l’accrescimento delle competenze saranno punti fondamentali questo processo di salvataggio del pianeta; il surriscaldamento globale è infatti un problema che coinvolge tutti gli abitanti della terra e gli sforzi europei non sono sufficienti ad evitare che il surriscaldamento globale diventi irreversibile. E’ una buona occasione per vedere nuovamente tutti gli stati del mondo riuniti per vincere
insieme questa battaglia comune, così come era successo per il buco dell’ozono. In questo ambito si inseriscono anche tutti gli incontri che CSG e AREA, sotto mandato delle Nazioni Unite, stanno svolgendo in ogni parte del mondo per la definizione di un comune schema di certificazione e di formazione che servirà ad istruire i tecnici ad un uso consapevole dei gas e ad una maggiore consapevolezza ambientale.
Tale processo creerà così un caso unico al mondo di eliminazione di alcuni prodotti, ad esempio nei frigoriferi domestici, condizionatori monoblocco, ma anche nei commerciali ed in alcuni industriali, ovvero quei refrigeranti HFC innocui per l’uomo ma dannosi per l’ambiente. Inoltre tra 10 anni anche gli impianti split, stimati in Italia in 20 milioni di unità, dovranno eliminare il gas refrigerante attualmente più utilizzato, cioè l’R410a, per passare a sostanze meno dannose e con GWP minore di 750, come per esempio miscele di HFO, R32 o gli idrocarburi.
La conservazione dei cibi e la refrigerazione eco – compatibile: due grandi impegni che ci vedono, come successo in passato, preparati e pronti alla sfida.