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Il Comitato Stop TTIP Val Bormida e i Comitati di Base della Valle Bormida, composti da liberi cittadini, A.R.I., Associazione Zenzel e Semingegno, presenteranno EVENTO SISMICO, il 3 ottobre presso il Teatro Romano di Acqui Terme, in Via Scatilazzi. Dalle ore 18.00 si inizierà con l’incontro informativo sulla discarica di Sezzadio al quale seguirà, dopo un aperitivo, alle ore 21.00 la conferenza sul TTIP, con un intervento a cura del Comitato Nazionale Stop TTIP.

I Comitati di Base della Valle Bormida, a seguito della manifestazione del 26 settembre 2015, aggiorneranno e faranno il punto della situazione sulle problematiche connesse alla realizzazione di un impianto di smaltimento di rifiuti speciali (residui di bonifiche industriali) a Cascina Borio, nel territorio comunale di Sezzadio. La discarica giacerebbe sopra una falda acquifera, della quale si servono 22 comuni della Provincia, compresa la città di Acqui Terme.

La Discarica di Sezzadio, afferma il Comitato di base della Valle Bormida, “sarebbe particolarmente pericolosa per la salute della falda: l’impianto sarebbe destinato ad accogliere rifiuti speciali, in particolare terre di bonifica contenti pericolose quantità di amianto, mercurio, cromo esavalente e cadmio. Il percolato, risultato della degradazione e combinazione di questi e altri elementi pericolosi per la nostra salute, andrebbe irrimediabilmente, nel corso del tempo, a contaminare la falda acquifera sottostante.

Gli escavatori utilizzati per la realizzazione dell’impianto funzionano con oli lubrificanti altrettanto pericolosi, anch’essi destinati ad inquinare l’acqua che circolerebbe nelle nostre tubature.

La cava dismessa è stata ora totalmente riempita di alberi, e in base al progetto andrebbe riaperta per far spazio ai rifiuti.

Ideatrice e promotrice del progetto è l’azienda Riccoboni S.p.A., multinazionale dell’ecobusiness già indagata in Spagna per le procedure poco chiare seguite nella movimentazione e smaltimento di rifiuti speciali nella discarica di Nerva, Andalusia”.

Il Comitato Stop TTIP Val Bormida, neo costituito, si unisce agli oltre 370 comitati europei che a gran voce diffusero, all’inizio del 2015, un appello ai membri del Parlamento Europeo chiedendo di fermare il TTIP.

Il TTIP, afferma il Comitato Stop TTIP Val Bormida “aprirebbe le porte a prodotti OGM ed agli alimenti a basso costo provenienti da agricoltura industriale, mettendo a rischio il futuro dei piccoli coltivatori locali e delle produzioni biologiche. Diminuendo il livello di cautela relativo a sostanze pericolose, potrebbe favorire la diffusione incontrollata di prodotti come pesticidi e additivi alimentari; la sicurezza e la trasparenza degli alimenti verrebbero messe in discussione dalla possibile cancellazione delle norme sulle etichettature dei prodotti. Il TTIP aumenterebbe gli scambi tra UE e USA, intensificando le emissioni di CO2 ed i consumi energetici; favorirebbe lo sviluppo dell’estrazione del gas e del petrolio da scisto (fracking), in espansione negli Stati Uniti, aumentando i rischi irreversibili dei cambiamenti climatici e allontanando la prospettiva di uno sviluppo sostenibile.

Le zone sottoposte a tutela ambientale potrebbero essere sfruttate in modo incontrollato con la conseguente perdita di biodiversità e habitat protetti. Le risorse naturali considerate beni comuni, potrebbero essere privatizzate a scopo di lucro.

Il TTIP abbasserebbe gli standard lavorativi mettendo in pericolo i diritti dei lavoratori e le norme di tutela dei contratti. In questo modo ogni azienda potrebbe gestire il lavoro dipendente senza doversi attenere alle leggi statali vigenti, a discapito dei lavoratori”.

Di Fausta Dal Monte

Giornalista professionista dal 1994, amante dei viaggi. "La mia casa è il mondo"

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