Riceviamo e pubblichiamo:
“Tra le azioni più vergognose che possano essere messe in pratica nell’attività di guida di un Ente Pubblico, detiene una posizione di massima rilevanza quella che comporta la penalizzazione di un’intera comunità per una mera ritorsione politica.
Questa volta la scellerata decisione, che purtroppo, a dispetto di quanto promesso e messo per iscritto dalla Regione Piemonte, si dirige nella stessa direzione intrapresa con la famigerata D.G.R. 1-600 del 19/11/2014 e con i conseguenti atti aziendali, riguarda i CAVS, ovvero le unità assistenziali di continuità a valenza sanitaria.
Alcuni mesi fa, prima di Natale, in un incontro con i Sindaci dell’Acquese e dell’Ovadese, ci era stato promesso, dalla Regione Piemonte tramite AslAl, con veloce sollecitudine il finanziamento di una ventina di posti letto di CAVS nell’ambito del Distretto di Acqui Terme – Ovada. Nonostante ciò e nonostante le reiterate richieste dal parte del collega Sindaco di Ovada, nulla è avvenuto, anzi sono state implementate le unità assistenziali di continuità nel nosocomio di Casale ignorando nuovamente il polo sanitario di Acqui Terme/Ovada….
Una vergogna, proprio come è avvenuto per l’ospedale di Acqui Terme!!!
Dimostrando un’assurda inattendibilità, gli Amministratori Regionali hanno disatteso tutto ciò che era stato promesso e garantito al nostro territorio attraverso numerosi incontri e mediante l’approvazione di un accordo che fissava i punti cardine di quella che era la rivisitazione del “sistema sanità” dell’Acquese.
Nonostante il continuo monitoraggio della situazione e le persistenti e perentorie sollecitazioni da parte degli Amministratori locali, nulla è valso contro la volontà di penalizzare la nostra Città e tutto il territorio che si riferisce all’Ospedale di Acqui Terme per la propria salute, che, ricordiamo, è un diritto fondamentale ed inviolabile”.
IL SINDACO
Enrico Silvio Bertero