Incontriamo, a quasi un anno dal suo insediamento Emanuele Rava, Presidente di Alegas, il vento nuovo della partecipata che tante traversie ha vissuto.
Un piano industriale in scadenza ma un vertice nominato da poco, cosa è stato fatto e cosa c’è ancora da fare?
Abbiamo innanzitutto riorganizzato il lavoro interno rendendolo più fluido e senza questo passaggio non avremmo potuto iniziare ad aggredire gli obiettivi prioritari: focus sulla commercializzazione e recupero dei crediti. Abbiamo aperto nuovi sportelli, a Castellazzo e Valenza, assunto nuovi commerciali e per il recupero crediti sono stati creati piani di rientro con un controllo costante dell’andamento degli insoluti tenendo sempre presente i casi umani.
Alegas negli ultimi tempi dà l’idea di un’azienda privata: comunicazione, rapporto con il pubblico/cliente, è questa la nuova linea?
E’ una partecipata pubblica ma facente parte di un libero mercato quindi è necessaria un’impostazione aziendale ai passi con i tempi, ciò significa aggredire il mercato con il marketing, la comunicazione ma dobbiamo sempre rispettare ciò che ci prefigge l’authority in materia.
Quali sono i prossimi obiettivi? C’è spazio per l’innovazione?
Aumenteremo la nostra vicinanza al cittadino, aprendo nuovi sportelli, chi ci sceglie vuole un volto a cui chiedere, domandare, soprattutto le persone anziane non tecnologicamente dotate; allo stesso tempo, però, teniamo conto dell’innovazione digitale e presto ci sarà un’app per la comunicazione dei conteggi così come puntiamo alla salvaguardia dell’ambiente. Pochi sanno che l’energia che noi compriamo arriva da un’azienda trentina e il 70% di essa proviene da fonte rinnovabile, chi usa la nostra azienda salvaguarda anche l’ambiente.
Alegas è un’azienda sana dal punto di vista economico?
Iniziano a funzionare i piani di rientro dei crediti, abbiamo messo un tetto alle retribuzioni e le banche vengono a cercarci, vuol dire che siamo sulla buona strada.
E lei che strada vuole percorrere? Si reputa più ingegnere o politico?
Bella domanda! Sono un ingegnere ma sono anche appassionato di politica, mi va bene continuare a fare il manager pubblico, un’espressione di entrambi gli aspetti.
Altre passioni?
La mia famiglia e quando ho tempo, raramente, la lettura, la bicicletta e la corsa.
Fausta Dal Monte