Alessandria è diventata famosa, famosa davvero. Basta digitare su google “ironia natalizia”, “satira natalizia”, “gaffes natalizie”, o “satira Natale” ricercare immagini e come per incanto, Alessandria e il suo albero sbilenco compaiono ai primi posti. Non tutti i mali vengono per nuocere, si potrebbe dire, o ancora non importa che se ne parli male purché se ne parli. Certe volte uscire dal grigiore anonimo avviene per caso e la trovata dell’albero brutto che più brutto non si può, potrebbe essere uno strumento di marketing che non ricapiterà più.
Di certo Alessandria non è famosa per il turismo né per essere una meta natalizia ma potrebbe diventarlo. Facciamola diventare la città con l’albero di Natale più brutto del mondo. Potremmo lanciare un concorso tra i comuni italiani e poi tra le nazioni, una sfida planetaria che ci annovererebbe tra i guinness dei primati. Orde di turisti in fila come a S.Pietro per vedere l’albero sbilenco; torpedoni, viaggi organizzati dai tour operator, interviste, copertine sui giornali di tutto il mondo. Vi prego non sostituitelo, rimettetelo così com’era l’albero “brutto anatroccolo” potrebbe diventare il simbolo della riscossa di tutti quelli che non vivono un bel Natale e sono tanti, davvero tanti. L’albero storto, senza palline, spoglio e con le luci monche non è da tutti, deve essere un vanto, lo abbiamo solo noi così brutto e poi Alessandria è bella di suo, anche con l’abete storpio e allora Buon Natale a tutti, comunque!
Fausta Dal Monte
[divide style=”3″]
Proverbi:
Se a mezzanotte di Natale la luna è piena, gran siccità.
Se il Natale è verde, la Pasqua sarà bianca.
La neve decembrina, per tre mesi ci rovina.
Se luccicano le stelle la notte di Natale, semina ai monti e lascia star la valle.