VeRa: quando l’intelligenza artificiale viene in aiuto al fisco
Dopo spesometro e redditometro, l’Agenzia delle Entrate avrà a disposizione un nuovo strumento che aiuterà nel quotidiano lavoro di ricerca dei “furbetti” del Fisco.
La notizia è stata data qualche giorno fa attraverso un decreto, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, approvato dal ministro dell’Economia, Daniele Franco, il quale, dopo attente analisi e valutazioni da parte del garante della privacy in merito all’anonimato dei dati, ha posto la sua firma.
Che cos’è e come funziona?
VeRa è l’acronimo di “verifica dei rapporti finanziari” ed è il nome del software che mediante un algoritmo incrocia i dati di conti correnti, spese, situazione immobiliare e mobiliare, mettendole a confronto con le dichiarazioni dei redditi presentate dal contribuente.
Nella prima parte del processo è garantito l’anonimato: ad ogni soggetto verrà attribuito uno pseudonimo/codice che rimarrà tale fino all’eventuale anomalia dei dati ed in seguito verrà segnalato con la conseguente indagine e verifica.
L’obiettivo di VeRa è il controllo dei processi fraudolenti più importanti e dannosi come frodi, abusi del diritto, false compensazioni ed indebito godimento dei benefici erogati durante la pandemia COVID-19 ma anche multe, bolli non pagati ed evasione delle tasse.
Andrea Coslovi