Circa 2,4 milioni da dividere tra le 51 Unioni montane piemontesi: questa la cifra destinata al Programma annuale di attuazione per la montagna 2024, sul quale la terza Commissione, presieduta da Claudio Sacchetto, ha espresso a maggioranza parere preventivo favorevole.
Il documento, che contempla le emergenze idrogeologiche alla luce dei cambiamenti climatici, individua le linee d’azione a cui devono fare riferimento le Unioni montane per presentare i loro progetti, finanziati grazie allo specifico Fondo regionale. La legge dispone gli obiettivi: promuovere, valorizzare e qualificare le risorse presenti, sviluppare tipicità e offerte, garantire i livelli essenziali di servizi pubblici.
Il 1° filone di interventi finanziato è relativo a manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio, come i sentieri, le piste agro-silvo-pastorali, i fabbricati di alpeggio, le strade comunali. Potranno poi rientrare la sistemazione idrogeologica e la lotta agli incendi boschivi.
Il 2° filone, invece, riguarda i servizi essenziali contro lo spopolamento, dalla scuola ai trasporti.
Infine il 3° filone premia i progetti di turismo sostenibile in ambiente montano, quello sportivo, i servizi digitali, le cooperative di comunità e comunità energetiche.