Pos obbligatorio: davvero uno strumento efficace per la lotta all’evasione?
Dal 30 giugno 2022 sarà attivo il regime sanzionatorio, previsto dal decreto-legge n. 36 del 30 aprile 2022 che conferma l’estensione della fatturazione elettronica obbligatoria, sanzioni per commercianti e professionisti in caso di mancata accettazione dei pagamenti mediante POS e della nuova comunicazione delle transazioni giornaliere.
Giovedì verrà posizionato l’ultimo tassello sulla mappa di operazioni e norme atte alla diminuzione dell’utilizzo del denaro contante in favore dei pagamenti con carte di debito, di credito ed altre forme di pagamento digitale.
Come molti di voi sapranno, l’utilizzo dei POS da parte di commercianti e liberi professionisti, era già obbligatorio dal 2014, anche se inizialmente era previsto solo per carte di debito ed in seguito (anno 2016) esteso anche alle carte di credito. Fino alla data sopracitata però non ha mai trovato applicazione per le sanzioni, in quanto non erano semplicemente state previste.
Le sanzioni
La multa sarà di 30 euro più il 4% sull’importo della transazione, bisogna però ancora capire in che modo verranno effettuati i controlli, come si potranno accertare le violazioni (in questo momento basta una segnalazione del cliente) e tutelarsi nei casi di impossibilità di utilizzo del POS, ad esempio se dovesse venir meno la connessione alla rete.
Per fare un esempio, su un importo di 100€, la sanzione sarà di 34€.
I dubbi
Che sia uno strumento efficace per ridurre il fenomeno dell’evasione fiscale, ho i miei dubbi: finché ci sarà convenienza anche per l’acquirente, nell’utilizzo del denaro contante, l’evasione non verrà mai ridotta.
Un punto che ritengo invece interessante sia per la riduzione dell’evasione che per la ripresa del lavoro in Italia, riguarda la riduzione delle imposte in capo ad autonomi ed aziende; in questo modo, oltre ad avere tasse più commisurate agli effettivi servizi che si ricevono, si genererebbero nuovi posti di lavoro e voglia di fare impresa.
Andrea Coslovi