Il 93% delle produzioni tipiche nazionali nasce nei comuni italiani con meno di 5.000 abitanti, patrimonio di gusto e biodiversità che fa da traino al turismo, con 2 italiani su 3 (65%), tra coloro che andranno in vacanza, che visiteranno un borgo nell’estate 2024.
E’ quanto emerge dallo studio Coldiretti/Symbola su “Piccoli comuni e tipicità” che ci fornisce il quadro aggiornato, regione per regione, di questa diversità culturale, con un patrimonio eno-gastronomico custodito fuori dai tradizionali circuiti turistici. In Italia i piccoli comuni fino a 5.000 abitanti sono 5.538: in essi vivono quasi 10 milioni di italiani e vi si produce il 93% dei prodotti Dop e Igp, e il 79% dei vini più pregiati.
Il Piemonte è la regione con il maggior numero di piccoli comuni (1.045) e la provincia di Alessandria che ne conta ben 178 con circa 200.000 residenti che dispongono di oltre il 54% del territorio provinciale.
Le parole
Così il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco: “I piccoli comuni sono una straordinaria opportunità, un’economia a misura d’uomo, basata sull’intreccio fra tradizione e innovazione per competere in un mondo globalizzato, innovando senza cancellare la nostra identità. L’Italia può affrontare le crisi puntando sulla propria identità, competendo e affermandosi senza perdere la propria anima”.
Il direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco aggiunge: “Per salvaguardare questa ricchezza nazionale è necessario creare le condizioni affinché la popolazione residente e le attività economiche rimangano. È strategico superare il digital divide fra zone servite dalla banda larga e altre no, fra città e campagne, per far esplodere le enormi risorse che il territorio può offrire. Si tratta di una scelta strategica importante per promuovere nuovi flussi turistici nelle campagne”.