Importazioni su del 18% con arrivi addirittura triplicati dall’Egitto. Patate italiane sotto attacco, per effetto dei cambiamenti climatici e dell’invasione di prodotto estero. Prioritario difendere il raccolto locale e nazionale.
L’analisi
L’ha fatta Coldiretti partendo dai dati Istat, diffusi il 30 maggio, prima “Giornata internazionale della patata”, indetta dalla Fao con l’obiettivo di mettere in evidenza il ruolo chiave di questo prodotto nell’alimentazione umana e nella dieta mediterranea.
I dati nazionali
La produzione mondiale è di circa 3,75 miliardi di quintali. L’aumento delle importazioni quest’anno segue un 2023 durante il quale hanno attraversato le frontiere nazionali 791.000 q di patate straniere (+39%). A questi vanno aggiunti altri 288.000 q congelati e 74.000 q cotte e congelate, oltre a 10.000 q di patatine già pronte. Prodotti che spesso finiscono per essere venduti come italiani grazie al principio dell’ultima trasformazione.
In provincia
La Valle Scrivia e l’Alessandrino sono zona vocate per le varietà precoci e medio-tardive quali Agata, Vivaldi e Monalisa. La superficie coltivata è scesa dai 400 ettari del 2022 ai 338 ettari del 2023, con un calo di produzione da 117.760 q a 99.590 q. Ma alla concorrenza sleale si aggiungono i problemi legati al clima, con il maltempo che ha compromesso parte dei raccolti per eccesso di pioggia.
Le parole
Il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco spiega: “La riduzione sulle patate da consumo fresco è dovuta al mercato che si allarga su produzione estera. Il comparto del prodotto da industria riscuote invece crescente interesse in alcune zone, nei terreni al confine con i fiumi. Le patate per il prodotto trasformato sono meno soggette ad attacchi di insetti terricoli, con percentuali di scarto inferiori. Destinate alla produzione di chips e sticks, i tuberi alessandrini sono molto richiesti dalle grandi industrie per l’ottima qualità, i costi contenuti e la buona resa”.
Il direttore Roberto Bianco sottolinea le differenze: “Pesano gli attacchi dei parassiti (elateridi della patata). Occorre valorizzare il prodotto italiano estendendo l’obbligo di ‘etichetta d’origine’ a tutti gli alimenti in commercio nella Ue. E occorre sostenere gli agricoltori con la diffusione di tecniche di agricoltura 4.0 per affrontare i cambiamenti climatici e con la nuova genetica green”.