ROMA (ITALPRESS) – Dopo i travagliati anni della pandemia, il settore alberghiero ha invertito la rotta: nel 2023 ha impiegato in media 224.000 dipendenti, con un massimo di 313.000 nel mese di luglio.
E’ un valore record, mai raggiunto nella storia del settore. Il precedente picco era relativo al 2019, anno precedente alla crisi pandemica. E’ quanto emerge dall’archivio dei lavoratori dipendenti dell’INPS elaborati da Federalberghi, in collaborazione con l’Ente Bilaterale Nazionale per il Turismo.
Le particolari caratteristiche del settore lo portano a dare risposte alle esigenze occupazionali delle categorie di lavoratori che solitamente hanno maggiore difficoltà in tal senso: i giovani, le donne e la manodopera straniera. L’età media dei lavoratori negli alberghi italiani è di 40 anni.
Tra il 2019 e il 2023 sono aumentati i dipendenti delle fasce di età estreme: i più giovani, sotto i 20 anni, hanno avuto un aumento del 34%, mentre i più anziani, sopra i 60 anni, del 34,7%. Le fasce centrali di età sono, invece diminuite.
Negli alberghi il numero delle lavoratrici supera quello dei lavoratori, con una percentuale pari al 52%. Anche in termini di aumento in questi anni le lavoratrici negli hotel hanno superato gli uomini: +8% tra il 2023 e il 2019 contro il +4% dei loro colleghi.
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