Valutazioni per il comparto della frutta a guscio, anche per il nostro territorio
Si è svolto ad Alessandria, nella sede provinciale della Cia, l’incontro del Gie (Gruppo di interesse economico) della frutta da guscio. Presente il presidente nazionale Cia Dino Scanavino che ha aperto i lavori, incentrati sullo sviluppo della corilicoltura e sulle problematiche relative alla gestione del prodotto. Presenti anche il coordinatore nazionale del Gie Fabrizio Pini, il rappresentante del settore in Piemonte Alessandro Durando, il direttore di Italia Ortofrutta Vincenzo Falconi, Anna Ruffolo per la Cia nazionale, il direttore provinciale Cia Carlo Ricagni.
Lo sviluppo della corilicoltura in Piemonte ha determinato nel corso degli ultimi anni una crescita significativa degli impianti di nocciolo, in particolare in provincia di Alessandria si è determinato il maggior numero di investimenti. In Italia sono quattro le regioni corilicole più importanti: Lazio, Campania, Piemonte e Sicilia. In Piemonte sono oltre ventimila gli ettari impiegati a nocciole, di cui circa duemila in provincia di Alessandria (le altre province rilevanti sono Cuneo e Asti).
Non possiamo dimenticare che l’industria dolciaria piemontese, in particolare Ferrero e Novi (quest’ultima in provincia di Alessandria), consuma l’intera produzione di nocciole del Piemonte, produzione che in questa fase crea un reddito più che soddisfacente per i produttori.
Nel dettaglio, l’attenzione dei partecipanti al Gie si è concentrata sul futuro della corilicoltura, specie sui rischi della commercializzazione del prodotto e del calo dei prezzi nel momento in cui entreranno in produzione tutti gli impianti di recente costituzione.
In conclusione, il presidente Cia Dino Scanavino ha stimolato il coordinamento a creare adeguati strumenti organizzativi per i produttori, con particolare attenzione alle Organizzazioni di Produttori.