Per il settore corilicolo l’annata 2024 può essere riassunta come una delle peggiori annate di sempre, sia per la produzione media per ettaro (5 quintali contro i 15 degli anni scorsi) che per la presenza di difetti (soprattutto cimici).
E’ questo il quadro emerso dall’incontro che si è svolto per la 22^ edizione della Fiera Mercato della Nocciola Piemonte in Località Piagera di Gabiano, in Valcerrina.
Le cause
Sono da ricercare nel cambiamento climatico e nel prolungato maltempo che, in molti casi, ha impedito di effettuare i trattamenti fitosanitari: questi due fattori hanno portato ad un incremento della percentuale di nocciole avariate e ad un calo della produzione.
Le parole
Ha spiegato il responsabile corilicolo di Coldiretti Alessandria, Alberto Pansecchi: “Non potendo indirizzare il clima, occorre intervenire sulla coltivazione. Ma è importante anche rivedere dall’inizio il ‘progetto noccioleto’, inserendo impollinatori diversi e rinnovando gli impianti intorno al 20° anno di età, creando un monitoraggio locale per il controllo delle cimici”.
Così il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco: “La nostra nocciola rappresenta una filiera strategica per il territorio alessandrino. Dobbiamo essere preparati a contrastare gli sfasamenti climatici: dopo 2 anni di siccità, nel 2023 abbiamo assistito ad una produzione di relativa carica che ha impoverito le piante. Considerando che il nocciolo è una pianta da frutto che va in alternanza, ecco spiegato il dato negativo di quest’anno”.
I lavori della tavola rotonda, a cui ha partecipato il presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco, sono stati introdotti dal Sindaco di Gabiano Stefano Vedovato e moderati da Mario Tribocco, alla presenza dell’on. Riccardo Molinari, del Ministro Roberto Calderoli, del Consigliere Regionale Silvia Raiteri, della dottoressa Ilaria Saletta, che ha approfondito gli aspetti nutrizionali della nocciola, e del presidente Arproma Luca Crosetto.