In questa settimana saranno disponibili in Piemonte 40.000 dosi di vaccino anti ‘Lingua blu’ (Blue tongue) provenienti dalla Spagna, per le quali è stata ottenuta l’autorizzazione ministeriale all’utilizzo nazionale. La vaccinazione sarà volontaria e i costi a carico degli allevatori, ma si sta valutando la possibilità, tenuto conto dell’interesse per la sanità delle greggi, di rimborsare attraverso le ASL una parte del costo del vaccino.
A rischio pecore e capre
A differenza della Peste Suina Africana, dovuta al contagio fra animali, il virus della Lingua Blu viene trasmesso attraverso una piccola zanzara, la Culicoide, che punge il singolo animale infettandolo. L’insetto colpisce anche i bovini con effetti non mortali, ma infligge i danni maggiori a ovini e caprini. Il settore in Piemonte conta circa 72.000 caprini e 125.000 ovini, distribuiti in 5.300 allevamenti. I casi registrati finora sono 314 fra accertati e sospetti. Il sierotipo rilevato sinora è il BTV8. La disponibilità di 40.000 dosi di vaccino consentirà una significativa profilassi anche sul patrimonio zootecnico bovino.
Le parole
Così l’assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni: “Grazie a questa massiccia disponibilità possiamo dare il via a una tempestiva fase di immunizzazione e salvaguardia del nostro patrimonio zootecnico. Esorto i nostri allevatori a vaccinare e porre in atto tutte le misure di sicurezza per limitare il contagio”.
Così l’assessore alla Sanità Federico Riboldi: “Valutiamo la possibilità di rimborsare una parte del costo sostenuto dagli allevatori. Vogliamo collaborare con le organizzazioni agricole e gli operatori per salvaguardare un comparto fondamentale per l’economia del territorio”.