Era il 2014 quando Coldiretti capì che dal campo alla tavola la prima colazione degli italiani poteva avere un sapore decisamente alessandrino. E nel 2015, dopo incontri e confronti con il colosso Mondelez, il progetto di filiera “Harmony” divenne realtà. Le indiscusse qualità del frumento tenero prodotto in provincia, conosciuto anche come “biscottiero”, oggi porta numeri importanti destinati a crescere. Un progetto di filiera che si inserisce nell’ampia progettualità economica di Coldiretti, in grado di offrire alle aziende più reddito e competitività sul mercato per trasferire i valori dell’agricoltura al prodotto, generare valore per le imprese, produrre vantaggi per il consumatore.
Ieri come oggi gli attori che hanno visto nel “patto del grano buono” una carta vincentesono Coldiretti, Consorzio Agrario delle province del Nord Ovest, CadirLab, Molino Nova e, ovviamente, Mondelez.
“Harmony – il patto del grano buono” si basa su quattro pilastri fondamentali: collaborazione, agricoltura sostenibile, biodiversità e tracciabilità.
Sono queste le basi sulle quali poggia questo progetto di filiera europeo, sostenuto in Italia da Coldiretti Alessandria con gli altri partner, un accordo che prevede per l’industria la sicurezza di “lavorare” un prodotto completamente tracciato.
“Un grande obiettivo raggiunto e una grande opportunità per la cerealicoltura della provincia. I contratti di filiera prevedono la messa a dimora di specifiche varietà, in modo da soddisfare le esigenze del territorio. Sono questi gli aspetti rilevanti dell’accordo che trova nel Consorzio Agrario del Nord Ovest la risposta ad un concetto di sviluppo integrato del territorio e delle sue risorse che mettono al centro la persona, prima ancora dell’azienda”: queste le parole di Mauro Bianco Presidente Coldiretti Alessandria commentando il ritorno della notizia sui media.
“Circa dieci le cultivar che sono state scelte, il meglio del mercato per le nostre finalità e per i terreni alessandrini. – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo – I contratti di filiera rappresentano la carta vincente per una gestione diretta del prodotto dopo il raccolto, per sottrarlo alle speculazioni che si sono spostate dai mercati finanziari a quello dei prodotti agricoli con ripercussioni sui prezzi e sulla programmazione dell’offerta. Harmony è un progetto di respiro europeo in continuo sviluppo che risponde in pieno alle esigenze del consumatore”.
Un passo in avanti per offrire nuove prospettive di mercato, nonché una partnership importante che evidenzia ancor di più il ruolo della provincia di Alessandria quale riferimento nazionale in ambito cerealicolo, in modo particolare quando di parla di frumento tenero biscottiero.
Una sfida ambiziosa e concreta con l’obiettivo di saldare sempre di più il legame del prodotto con il territorio in grado di trasferire le esigenze del trasformatore su tutta la filiera, dall’agricoltore al consumatore finale, rendendoli visibili e riconoscibili. Ci siamo riusciti? “Pensiamo proprio di sì”, ha concluso il presidente Bianco.