Tra le novità contenute nel Decreto fiscale emerge questa norma che di fatto permette controlli più mirati sui dati delle fatture elettroniche: il testo definitivo del Decreto Fiscale 2020 mette nelle mani di Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza tutte le informazioni contenute nei file xml, per un totale di 8 anni.
Dunque anche su questo fronte cioè quello degli invii delle fatture elettroniche il 2020 si preannuncia come l’anno zero con controlli a tappeto a partire dall’inizio dell’anno.
Il testo definitivo del Decreto Fiscale 2020 introduce una serie di importanti novità per i titolari di partita IVA.
Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza potranno controllare tutti i dati delle fatture elettroniche, accedendovi per un totale di 8 anni. In merito ai controlli legati ai dati contenuti nelle fatture elettroniche, con il DL Fiscale n. 124/2019, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 26 ottobre 2019, viene previsto che gli stessi potranno essere usati dalle autorità in vari campi, quindi non solo ai fini dei controlli fiscali, ma anche per indagini di polizia economico-finanziaria. Ciò vuol dire che verranno incrociati i dati in possesso dell’Agenzia delle Entrate con altri contenuti in altre banche dati ed in possesso di altre autorità, per determinare maggiori imponibili in capo ai soggetti passivi, o per stanare evasori o soggetti magari del tutto sconosciuti al fisco, per combattere corruzione ecc.
Inoltre, i dati dei file delle fatture elettroniche saranno conservati e memorizzati da Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza per otto anni: anche il termine di conservazione viene inasprito, se si tiene conto che i termini ordinari di prescrizione vanno dai 5 ai 7 anni.
Il testo ufficiale del Decreto Fiscale conferma la proroga dell’esonero dall’obbligo di fattura elettronica per gli operatori sanitari anche per il 2020.
Il 2020 sarà un anno ricco di novità, tutte (o quasi) finalizzate a contrastare l’evasione fiscale. Con la pubblicazione del Decreto Fiscale, il DL n. 124/2019, collegato alla Legge di Bilancio 2020, sono confermate le importanti novità in arrivo nell’ambito della fatturazione elettronica. I controlli sulle fatture elettroniche verranno inaspriti: sia per il numero di anni per cui saranno conservati i dati contenuti nei file xml trasmessi al SdI, cioè al Sistema di Interscambio sia perché la Guardia di Finanza sarà coinvolta in modo più “operativo” e massiccio e avrà accesso ad una maggiore quantità di dati.
Ma andiamo con ordine. Il Decreto Fiscale, all’articolo 14, sancisce che i dati delle fatture elettroniche saranno conservati “fino all’ottavo anno successivo a quello della dichiarazione di riferimento”, ovvero fino alla definizione di eventuali giudizi. I dati fiscali contenuti nelle fatture elettroniche saranno utilizzati sia dall’Agenzia delle Entrate che dalla Guardia di Finanza per: controlli ai fini fiscali; analisi del rischio; assolvimento delle funzioni di polizia economica e finanziaria.
È l’ultimo punto a svelare l’importante novità: dal 2020 Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza avranno tutti gli strumenti a disposizione per diventare più operativi e incisivi nelle attività di accertamento. Infatti a conferma di ciò il Decreto Fiscale 2020 sancisce inoltre la possibilità di accedere ad una gamma più estesa di dati: in particolare a natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi formanti oggetto dell’operazione.
Questo significa che tra i dati memorizzati dall’Agenzia delle Entrate vi saranno compresi anche quelli di cui alla lettera g) dell’articolo 21 del Decreto IVA (dl numero 633 del 26/10/1972), per “consentirne l’utilizzo sia ai fini fiscali che per finalità di indagini di polizia economico-finanziaria”.
Le novità contenute nel Decreto Fiscale ampliano in particolar modo la sfera d’azione della Guardia di Finanza, che potrà utilizzare i file XML delle fatture elettroniche per contrastare varie forme di illegalità, non necessariamente collegati a quello tributario, come la spesa pubblica, il mercato dei capitali e la tutela della proprietà intellettuale.
Una lotta all’evasione e alla corruzione in vari campi, grazie all’accesso a un vero e proprio schedario delle spese.
Come scritto sopra per quanto concerne l’obbligo di emissione della Fattura elettronica, viene confermato l’esonero per gli operatori sanitari per il 2020 in relazione a prestazioni sanitarie effettuate nei confronti delle persone fisiche.
Per quel che riguarda invece i dati degli scontrini elettronici, dal 1° luglio 2020 il sarà direttamente il Sistema Tessera Sanitaria a mettere a disposizione dell’Agenzia delle Entrate i dati fiscali trasmessi dagli operatori, esclusi quelli della descrizione dell’operazione e del codice fiscale del cliente.
Si evita quindi un vero e proprio doppio adempimento in ambito sanitario, con l’obiettivo di:
razionalizzare, sia in capo all’esercente che effettua prestazioni sanitarie (come la farmacia) sia in capo all’Amministrazione Finanziaria, l’invio e l’acquisizione delle informazioni per i dati necessari alla dichiarazione precompilata che per partecipare alla lotteria degli scontrini; aumentare la sicurezza e l’inalterabilità dei dati di cui sopra; rispondere meglio alle garanzie di tutela dei dati personali e sensibili.
Michele Minardi