Da tempo si parla dello sgravio parziale per l’anno 2021, riguardante i soggetti con partita iva, professionisti con propria cassa previdenziale e lavoratori autonomi iscritti alle altre gestioni speciali dell’Inps.
In merito a questo punto adesso la pubblicazione del decreto diventa più probabile e forse si avvicina perché la Commissione Europea ha dato disco verde ed approvato il provvedimento che è all’ordine del giorno dell’agenda italiana dei provvedimenti da emanare.
Infatti finora tale decreto ministeriale che ricordiamolo è sempre in attesa di pubblicazione sullo sconto parziale del versamento dei contributi 2021 che è stato istituito dalla legge di bilancio 2021 e che riguarda come scritto sopra i professionisti con Cassa e tutti i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali INPS.
Ha iniziato a circolare Il testo della bozza del decreto interministeriale con le procedure in esso contenute e la relativa scadenza per produrre le domande, che era stata diffusa subito dopo la firma del ministro del lavoro ma ancora della sua pubblicazione in GU (gazzetta Ufficiale) non se ne vede l’ombra, un ritardo spiazzante.
Adesso è arrivata una notizia positiva è cioè che la Commissione Europea ha approvato tale norma, dunque un ok che ha un peso notevole, a questo punto è ipotizzabile che ci sia un’accelerazione per la sua pubblicazione.
Ma vediamo cosa prevedeva la bozza del decreto interministeriale che contiene questa norma molta attesa da una grande platea di soggetti:
Si tratta ricordiamolo di un esonero non totale ma parziale nel limite massimo per ogni soggetto dell’ammontare di 3000 euro all’anno.
Calcolare una percentuale di soggetti che potrebbero avere diritto all’esonero parziale sarebbe stato abbastanza difficile visto l’alto numero di iscritti dunque per evitare di dare una percentuale errata finale di esonero si aspetterà e si farà un monitoraggio delle domande che perverranno agli enti che poi fondamentalmente sono due (sia INPS che Casse) in modo da garantire che tale l’agevolazione sia corrispondente e in misura proporzionale alla platea dei beneficiari che ne hanno diritto.
Ad oggi inoltre diversi contribuenti hanno effettuato già dei versamenti contributivi previsti sia dalla gestione Inps, pensiamo alla rata del 16 maggio scorso per artigiani e commercianti che il contributo soggettivo per coloro iscritti alle altre casse.
Nel provvedimento è contenuta una norma che prevede la possibilità di richiedere il rimborso di quanto già versato, entro il 30 novembre 2021
I soggetti che non erano attivi nel 2019 non devono dimostrare il requisito del calo di fatturato.
Inoltre molti soggetti iscritti continuano a svolgere l’attività mantenendo la partita iva, pur essendo già in pensione dunque per tali soggetti (in pensione) questo esonero è riconosciuto limitatamente ai periodi degli incarichi di lavoro autonomo legato all’emergenza COVID, al momento non è ipotizzabile conoscere l’ammontare dello sgravio.
Come sempre accade in questi casi per capire appieno come funzionano le varie procedure sarà necessario attendere anche la circolare che sarà emanata dall’INPS e le istruzioni specifiche di ogni Cassa previdenziale.
A questo proposito bisogna dire che diverse Casse private hanno sollevato numerosi dubbi ed hanno proposto un’interpellanza al Ministro ed evidenziare le difficolta applicative del decreto, legate all’operatività dello stesso, cosi come emanato nei giorni scorsi.
Ricordiamo che la legge di bilancio 2021 ha previsto appositamente l’istituzione di un Fondo proprio per l’esonero di tali soggetti, dai contributi previdenziali per l’anno 2021 dovuti da:
*lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali artigiani, commercianti, coltivatori diretti e mezzadri
*autonomi iscritti alla gestione separata INPS;
*professionisti con cassa previdenziale
* medici, infermieri e altri operatori sanitari in pensione ma assunti temporaneamente per fronteggiare l’emergenza Covid 19
Questo fondo aveva una dotazione finanziaria i di 1 miliardo di euro. Poi successivamente il Decreto Sostegni ha aumentato tali risorse a disposizione portandole e incrementandole a 2,5 miliardi di euro.
Il decreto suddivide tali risorse in questo modo: 1,5 miliardi agli iscritti a gestioni INPS, 1 miliardo invece destinato alle Casse private.
Ma vediamo in breve sintesi per l’esonero contributivo dei professionisti quali sono i requisiti e le scadenze ricordando che la norma prevede un esonero dai contributi assistenziali e previdenziali, ma con esclusione i premi INAIL.
- A) Artigiani Commercianti professionisti con cassa
1)reddito complessivo 2019 non superiore a 50.000 euro
2)che abbiano subito un calo di fatturato o dei corrispettivi nell’anno 2020 non inferiore al 33 per cento;
3)essere in regola con il versamento dei contributi obbligatori;
- B) medici, infermieri e altri professionisti ed operatori di cui alla L. 3/2018 assunti temporaneamente per l’emergenza Covid 19 e già in pensione.
Come anticipato verrà fatto un monitoraggio delle domande naturalmente per la verifica dei limiti di spesa affidato agli enti previdenziali che ne comunicheranno i risultati al Ministero del lavoro e delle politiche sociali e al Ministero dell’economia e nel caso in cui emergano possibili scostamenti, anche in via prospettica, le possibili ulteriori domande che eccedono il limite del fondo previsto saranno respinte.
Ma dove andranno inviate le domande per l’esonero contributivo:
*all’Inps entro il 31 luglio 2021 da parte degli iscritti alla Gestione separata
*entro il 31 ottobre alle Casse private da parte dei professionisti iscritti agli Ordini
*entro il 30 novembre per la richiesta di rimborsi eventualmente già versati
Michele Minardi