Economia circolare e progetti sul PNRR: la Regione incontra Consorzi e imprese
L’assessore regionale all’Ambiente, Marnati: “Forniremo supporto e coordinamento in questo percorso. Adesso si parte, importante è fare sistema”
Supporto e coordinamento nei confronti degli ATO e dei Consorzi nella fase di presentazione dei progetti nell’ambito dell’economia circolare a valere sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Lo scorso 15 ottobre sono infatti stati pubblicati sul sito del Ministero per la Transizione Ecologica gli avvisi e criteri di selezione delle proposte progettuali e l’assessore all’Ambiente Matteo Marnati in questi giorni ha incontrato da remoto tutti i Consorzi del Piemonte e le imprese.
“Con la pubblicazione dei bandi e dei criteri di selezione siamo entrati nel vivo di questa importante partita – ha esordito Marnati – Ora si parte e in questa fase è importante fare sistema; se è pur vero che la competenza diretta è del Ministero, la Regione per parte sua può dare il supporto necessario in questa fase. Ci aspettiamo che dal Piemonte arrivi una risposta forte perché l’obiettivo non deve essere solo quello della raccolta differenziata. L’obiettivo deve essere quello di sviluppare e potenziare l’economia circolare, vero traino della transizione ecologica”.
Un approccio, quello del confronto e del sostegno nell’ottica del ‘sistema squadra’ che per l’assessore sarà il modello da replicare “su tutti i bandi previsti dal PNRR”.
Le risorse finanziarie messe in campo per il capitolo “rifiuti” nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ammontano, per tutto il territorio nazionale, a 1 miliardo e 500 milioni di euro, per realizzare nuovi impianti di gestione dei rifiuti o per ammodernare quelli esistenti, e 600 milioni di euro per progetti di economia circolare per filiere strategiche.
Per quanto riguarda i progetti per nuovi impianti di gestione rifiuti o per il loro ammodernamento, il bando è articolato su tre proposte di finanziamento: Linea A – miglioramento e meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani; Linea B – ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata; Linea C – ammodernamento (anche con ampliamento di impianti esistenti) e realizzazione di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale (PAD), i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili. Al bando potranno accedere gli Enti di Governo d’Ambito Territoriale Ottimale (EGATO).
Per quanto riguarda i progetti “faro” di economia circolare, per i quali è previsto uno stanziamento di 600 milioni di euro (sempre riferito a tutto il territorio nazionale), sono previste 4 linee di intervento: ammodernamento o realizzazione di impianti per migliorare raccolta, logistica e riciclo dei Raee (comprese pale di turbina eoliche e pannelli fotovoltaici), per raccolta, logistica e riciclo dei rifiuti in carta e cartone, per il riciclo di rifiuti plastici e per le frazioni tessili.