Cos’è la finanza sostenibile?
Quando parliamo di finanza sostenibile, intendiamo quei processi di sviluppo delle aziende che portano a creare valore nel tempo per le stesse e gli investitori, creino utilità per la società e limitino l’impatto sull’ambiente, i cosiddetti fattori ESG (Environmental, Social, Governance).
Il connubio che si è creato, vede le sue origini nel 2006, quando l’allora segretario generale dell’ONU Kofi Annan, parlò per la prima volta di inserire i principi dell’organizzazione all’interno degli investimenti responsabili di Wall Street.
Investire in aziende che tengano conto dei fattori ESG, significa quindi investire in contesti che compiano scelte sostenibili, coerenti con i principi delle Nazioni Unite, relativi a diritti umani, standard sul posto di lavoro, tutela dell’ambiente e lotta alla corruzione.
Anche se negli ultimi 10 anni, gli investimenti “green” sono diventati di moda, grazie anche alla maggior attenzione sulle tematiche riguardanti l’ambiente, il concetto di investimento responsabile si manifesta già dal XIV secolo, quando nell’epoca del protestantesimo, si iniziò a condannare l’investimento in attività che avessero come oggetto l’alcool, il fumo, le armi oppure il gioco d’azzardo.
Andrea Coslovi