L’apertura serale salva gli agriturismi
- La possibilità di riaprire le attività di ristorazione (dal 26 aprile) anche la sera, sfruttando gli spazi all’aperto, salva gli oltre 70 agriturismi provinciali di Terranostra Campagna Amica. Una misura attesa, dopo le chiusure della pandemia che hanno tagliato i redditi degli operatori con importanti perdite di fatturato.
- Gli agriturismi, spesso situati in zone isolate, in strutture familiari con un numero contenuto di posti letto e a tavola e con ampi spazi all’aperto, sono forse i luoghi più sicuri dove è più facile garantire il rispetto delle misure di sicurezza.
- “L’agriturismo contribuisce al turismo di prossimità garantendo rispetto delle distanze sociali ed evitando l’affollamento – ha spiegato la presidente Terranostra Stefania Grandinetti – e in campagna le distanze si misurano in ettari, non in metri”.
Clima pazzo, a rischio il miele di acacia
- Il maltempo dei giorni scorsi hanno colpito il ‘settore api’. A farne le spese il miele d’acacia, che fa prevedere un taglio del 30%, perché il gelo ha colpito le piante nel momento di sviluppo più avanzato, danneggiando i germogli. E non si apriranno i fiori.
- Le difficoltà delle api sono un pericolo grave per la biodiversità: indicano lo stato di salute dell’ambiente e servono al lavoro agricolo impollinando i fiori. In media una singola ape visita circa 7.000 fiori al giorno, e ci vogliono 4 milioni di ‘visite’ per produrre 1 kg di miele. Il rischio è che cresca l’arrivo di miele estero, da Cina ed Est Europa.
- Leggete bene le etichette: la parola Italia DEVE esserci sulle confezioni nazionali, mentre il miele UE deve riportare “miscela di mieli originari della CE”. Se invece proviene da Paesi extra-UE, la scritta sarà “miscela di mieli non originari della CE”.
- E ricordate la frase di Albert Einstein: “Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita”.