Con l’Assemblea odierna, l’approvazione del bilancio d’esercizio 2016-2017 e la nomina del nuovo CdA, si è ufficialmente avviata la nuova stagione della Centrale del Latte di Alessandria e Asti. Dopo i tanti cambiamenti avvenuti nel corso del 2017, oggi la governance della Centrale si presenta fortemente rinnovata e l’azienda alessandrina si afferma come il terminale di una filiera più ampia a livello territoriale – da 12 a 19 cascine piemontesi conferenti – e che trova proprio nelle sue caratteristiche distintive e nei suoi valori storici il fattore strategico per affrontare le nuove sfide di un mercato in continua evoluzione.
Oggi la compagine societaria della Centrale del Latte di Alessandria e Asti è così suddivisa:
- i diversi allevatori alessandrini – quelli riuniti nel Centro Cooperativo Raccolta Latte, l’azienda Pederbona e gli altri piccoli allevatori – detengono oltre il 66% delle quote;
- il 18,50% è di Piemonte Latte, cooperativa con sede a Savigliano (Cuneo) che riunisce 270 allevatori piemontesi, alcuni dei quali sono stati scelti per conferire il latte alla Centrale alessandrina dopo aver sottoscritto il disciplinare di filiera;
- il 10,35% è detenuto dal Comune di Alessandria;
- il 3,08% è di Frascheri SpA, azienda di Bardineto (Savona), sull’Appennino tra Piemonte e Liguria;
- lo 0,83% da Banco-BPM;
- lo 0,46% è detenuto dal Comune di Novi Ligure.
L’Assemblea ha nominato il nuovo CdA che è formato da 9 membri: accanto agli amministratori “storici” che rappresentano gli allevatori alessandrini entreranno anche i rappresentanti dei nuovi soci (Piemonte Latte e Frascheri SpA). Una volta pervenute le accettazioni delle nomine da parte dei Consiglieri indicati dall’Assemblea odierna, Il nuovo CdA si riunirà nei prossimi giorni per la designazione delle cariche sociali e delle nuove deleghe, a partire dal nuovo Presidente.
Rinnovato, invece, il Collegio Sindacale, che vede la presenza di Gianluca Zampedri, nel ruolo di Presidente, Francesco Massolo e Giuseppe Buonamassa.
Il primo commento spetta a Davide Buzzi Langhi, Vice-Sindaco del Comune di Alessandria: “L’Amministrazione comunale ha chiesto al CdA della Centrale di impegnarsi a redigere un Piano Industriale da sottoporre al Consiglio Comunale, a mantenere la sede produttiva qui ad Alessandria e ad avere come stella polare la qualità e la costante cura degli aspetti nutrizionali e della salute. Con questi criteri ci riserveremo di esprimere un nominativo di nostra fiducia per la vice-presidenza da affiancare al nuovo Presidente, espressione del mondo agricolo e imprenditoriale, che verrà nominato dagli organi sociali nei prossimi giorni”.
Il Presidente uscente Filippo Zaio, che ha ricoperto il ruolo nel triennio 2014-2017, dichiara “Per la Centrale si chiude un triennio intenso, caratterizzato da una generale sofferenza del mercato lattiero-caseario, che, però, ha permesso di far valere con ancora maggiore convinzione i valori che da sempre muovono la Centrale: la garanzia di una filiera corta e certificata, il giusto riconoscimento del lavoro dei soci allevatori, evitando di rincorrere la scellerata politica dei prezzi al ribasso, e il sostegno al territorio. Ringrazio i soci, il CdA e tutti i dipendenti per il tenace lavoro svolto insieme e per l’amicizia che è nata strada facendo e auguro all’azienda di raggiungere nuovi importanti successi”.
E proprio sugli obiettivi da raggiungere si concentrano i nuovi soci Roberto Morello, Presidente di Piemonte Latte, e Andrea Frascheri, consigliere di Frascheri SpA: “Siamo felici di essere entrati nella grande famiglia della Centrale del Latte di Alessandria e Asti poiché ne condividiamo valori e metodologie di lavoro. Insieme abbiamo già lanciato il nuovo latte a lunga conservazione di filiera piemontese e presto arriveranno altre novità, all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione”.
Fatti e cifre
Nel triennio 2014-2017 gli investimenti, in tecnologia, sostenibilità e comunicazione sono stati ingenti, raggiungendo il valore complessivo di 2,1 milioni di Euro (tra questi da ricordare l’importante acquisizione a titolo definitivo del ramo di azienda del Centro Latte di Savona).
L’ultimo esercizio (2016-2017) si chiude con:
- un fatturato netto intorno a 27 milioni e 60 mila Euro (-1,18% rispetto al precedente esercizio), confermando il posizionamento di leader di mercato del settore nelle province di Alessandria, Asti, Savona e l’importante presenza nel pavese, in Versilia e nell’alta Toscana (Dati IRI);
- una contenuta perdita, pari a poco più di 140mila Euro dopo le imposte, che non comporterà alcun ricorso al capitale degli azionisti, in virtù dei solidi fondi di riserva accantonati negli esercizi precedenti;
- una buona risposta al calo dei consumi del latte fresco, con risultati leggermente migliori (-3,78%) delle medie di mercato (-4,04%) e performance decisamente positive per quanto riguarda il resto della gamma prodotti (+2,75%);
- la confermata occupazione di tutti gli addetti anche nei depositi periferici (54 dipendenti);
- una forte spinta all’innovazione tecnologica e alla sostenibilità:
- è stata compiuta l’integrale rimozione di tutte le coperture in cemento-amianto dello stabilimento di Alessandria, con la successiva loro sostituzione;
- è stata completata l’installazione dei nuovi compressori per la produzione di aria a bassa pressione, che consentono un consistente risparmio di energia elettrica;
- l’installazione della nuova confezionatrice Bag-in-Box, che garantisce una maggiore sicurezza nella fase di confezionamento e una migliore versatilità dell’attività di riempimento.
Nell’ultimo semestre 2017 da rilevare l’importante crescita, in controtendenza rispetto al mercato, del settore latte e prodotti a lunga conservazione di Centrale (+8,5%), settore nel quale l’azienda alessandrina ha da poco lanciato il nuovo UHT di filiera con latte esclusivamente piemontese.
Da ricordare, infine, come sia stato deliberato e già in corso di realizzazione il nuovo Piano degli Investimenti per un ammontare di circa 600mila Euro.