Nel 2023 sono quasi raddoppiate le entrate della Regione Piemonte, derivanti dai canoni delle grandi concessioni idroelettriche, soprattutto per l’impennata dei prezzi dell’energia, arrivando a circa 90 milioni di euro.
È cambiato notevolmente l’approccio al tema dei canoni di concessione per l’uso delle acque, relativo alle grandi derivazioni. Queste ultime riguardano gli impianti che superano la potenza di 3 megawatt. Si è passati da un sistema statico, e fisso nel tempo, a uno dinamico, con forti oscillazioni di anno in anno a seconda di diversi fattori, legati all’esercizio degli impianti e ai prezzi dell’energia determinati dal mercato.