I vertici della Centrale del Latte di Alessandria e Asti hanno emesso poco fa una nota aziendale, a firma del presidente Filippo Zaio e del direttore Franco Butti, che pubblichiamo integralmente:
Apprendiamo da alcuni organi di informazione locale che il futuro de La Centrale del Latte di Alessandria e Asti è stato oggetto di un confronto piuttosto acceso nella seduta di giovedì 28 settembre del Consiglio Comunale di Alessandria.
Non è un mistero che la Legge Madia chieda agli Enti Locali la dismissione delle quote in società non strettamente necessarie per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. Spetterà, dunque, all’Amministrazione fare nelle opportune sedi le valutazioni del caso in merito alla partecipazione in Centrale del Latte.
Quello che non possiamo accettare, però, è leggere notizie false sull’andamento economico e sulle politiche adottate dall’azienda.
In un panorama caratterizzato da rilevanti modificazioni dei consumi domestici e dalla esasperata concorrenza, Centrale del Latte di Alessandria e Asti ha chiuso gli ultimi due esercizi (2014/2015 – 2015/2016) – e non gli ultimi quattro – con un risultato negativo assolutamente contenuto (tra 160 e 132 mila euro) rispetto al fatturato (oltre 28 milioni di euro). Il bilancio 2016/2017 deve invece ancora essere discusso e approvato dall’Assemblea dei Soci.
La Centrale – dirigenti, soci e dipendenti – lavora da sempre con orgoglio e senso di responsabilità per assicurare la conferma di una filiera assolutamente locale di produzione del latte e per garantire il pagamento della materia prima secondo i migliori standard di mercato.
A ciò si aggiunge l’attenzione dell’azienda per l’innovazione tecnologica e la sostenibilità. Negli ultimi cinque anni, la Centrale ha investito oltre 2,6 milioni di euro, perseguendo obiettivi di efficienza e sostenibilità delle produzioni.
Tra i risultati ottenuti ci sono ad esempio, la diminuzione di 1/3 del peso delle bottiglie, azione che ha permesso di eliminare 95 tonnellate annuali di plastica, la riduzione dell’impatto per il trasporto poiché le bottiglie sono ottenute quotidianamente e internamente da semilavorati (preforme) provenienti da uno stabilimento situato a 20Km dalla Centrale, l’adozione di cartone riciclabile, il dimezzamento dell’acqua utilizzata durante i processi di lavaggio e produzione vapore (da 120.000 a meno di 60.000 mc/anno), il massiccio ricorso alla raccolta differenziata con oltre 35 tonnellate di cartone e 23 di plastica avviate al recupero ogni anno.
A fine 2016 la Centrale ha completato, con successo, la sostituzione integrale delle coperture in cemento-amianto dello stabilimento di produzione di Alessandria. L’intervento ha interessato 3200 mq di coperture ed è stato svolto in sicurezza, senza compromettere la salubrità degli ambienti lavorativi e senza fermare la produzione. Questo delicato intervento si è collocato all’interno di un più ampio percorso di miglioramento nell’ottica della sostenibilità ambientale e sociale che prosegue nel corso del 2017 con un ulteriore investimento di circa 700mila Euro per i lavori di rinnovo dell’impianto di produzione ad aria compressa a bassa pressione: grazie all’introduzione di un unico nuovo impianto, tecnologicamente avanzato la Centrale ha ottenuto un significativo risparmio energetico. Ulteriori interventi di upgrade interessano anche gli impianti di ricevimento, etichettatura e degli strumenti di vendita.
Nel 2015 infine, nel quadro degli importanti investimenti sui mercarti di distribuzione dei propri prodotti, la Centrale ha definitivamente acquisito il marchio Mù, leader nella provincia di Savona che, insieme all’importante marchio MìLatte già distribuito in tutta la Versilia, costituiscono un importante sbocco per le produzioni degli allevamenti locali.
La garanzia di una filiera corta e certificata, il giusto riconoscimento del lavoro dei soci allevatori, l’attenzione per l’ambiente e per il benessere dei lavoratori sono scelte che certamente, unite alla sofferenza del mercato lattiero-caseario domestico, rendono più difficile il raggiungimento di utili di bilancio, ma che caratterizzano da sempre l’operato di un’azienda profondamente legata al suo territorio e mossa dai valori della condivisione, della responsabilità sociale e della trasparenza.
La Centrale del Latte con i suoi 54 dipendenti, oltre a 60 distributori e al personale impiegato negli allevamenti, rappresenta per la città di Alessandria e per l’intera provincia un patrimonio.
Come tale, crediamo, vada sostenuto e protetto anche da valutazioni basate su notizie non corrispondenti al vero che potrebbero prestarsi a pericolose strumentalizzazioni.