Aperta questa mattina in videoconferenza l’edizione 2020 della Settimana del Lavoro, con la presentazione del Presidente di ISMEL, Giovanni Ferrero, che ha illustrato il programma, disponibile sul sito settimanalavoro.it
La seconda edizione della rassegna biennale organizzata da ISMEL Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell’Impresa e dei Diritti Sociali, con il sostegno di Fondazione CRT e Polo del ‘900, ha scelto come tema di approfondimento la formazione, in stretta connessione con il lavoro.
6 giorni di incontri, tavole rotonde, presentazioni online con oltre 60 ospiti per fare il punto sull’istruzione e l’educazione, la formazione continua e quella permanente, la formazione formale e quella informale. Docenti, formatori, professionisti, imprenditori e artigiani mettono in comune esperienze e richieste di approfondimento per costruire un laboratorio di idee utile a orientare le scelte formative che possono influenzare il futuro di tutti.
«Questa settimana di studio, confronto e proposizione che l’ISMEL ha organizzato merita un plauso preventivo per la capacità di cogliere un tema cardine, anzi, “il tema” a cui tutto il resto si lega: quello del nesso istruzione-formazione-lavoro come leva per il futuro del Paese – ha commentato il Presidente della Fondazione Polo del ‘900, Sergio Soave – E poiché, da più di trent’anni ormai, la politica non è riuscita né a superare persistenti tabù ideologici sul tema, né a proporre soluzioni soddisfacenti, bisogna aggiungere un ulteriore plauso al coraggio dell’iniziativa. Speriamo, dunque, da un lato – conclude Soave – che la rilevanza dei temi affrontati e la taratura degli esperti che hanno accolto l’invito a confrontarsi, riesca a produrre una sintesi logica e metodologica soddisfacente e, dall’altro, che la parte politica sappia farne tesoro, in un momento difficile e decisivo come questo».
«Abbiamo deciso fin da subito di sostenere la Settimana del Lavoro, come osservatorio di ragionamento di riflessione – ha dichiarato Massimo Beretta Liverani di Fondazione CRT – Affrontare il tema della formazione oggi è più che mai complesso. Noi stessi ci stiamo interrogando sulle prospettive di sviluppo degli interventi in questo settore. Un appuntamento particolarmente importante, dunque, per raccogliere idee e suggestioni sulle questioni della didattica e della formazione, che ci aiuta a capire e anche studiare soluzioni ed esperimenti nuovi per continuare a rimanere fianco del territorio. Qualunque progetto di ripartenza, immaginato per il dopo, quando la fase più problematica della pandemia sarà superata – ha aggiunto Liverani – dovrà avere come obiettivo la ricostruzione di coesione, che parte sicuramente dalla collettività, rimettendo al centro anche il ruolo che la scuola – aiutata, ovviamente – deve avere nel ricostruire un’educazione civica, che è funzionale poi alla costruzione di tutti i tipi di formazione e connessione della società».
«La pandemia ha messo a nudo i ritardi accumulati nel tempo, ma al di là di ogni retorica può costituire una grande opportunità di rilancio di rilancio del nostro sistema di istruzione e formazione – ha sostenuto Fabrizio Manca, Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte – la più grande leva che possiamo attivare per modernizzare le metodologie didattiche e migliorare la qualità degli apprendimenti, rendendo la scuola del futuro più incisiva. La vera sfida è fornire alle nuove generazioni una competenza fondamentale: la capacità di imparare a imparare lungo tutto l’arco della loro vita. Il come si apprende diventa quasi più importante del cosa si apprende, e il come si insegna diventa l’elemento strategico. Abbiamo bisogno di una didattica che sappia integrare la lezione tradizionale con un uso consapevole e intelligente delle nuove tecnologie, che integri inter e multidisciplinarietà del sapere, che superi il concetto fisico di aula. Un insegnamento che si prenda cura dello sviluppo integrale della persona».
In conclusione della presentazione, l’Assessora all’Istruzione della Città di Torino Antonietta Di Martino ha evidenziato: «Quanto sia centrale la funzione sociale e inclusiva della scuola è emerso ancora di più in questi mesi di lockdown e distanziamenti. Sul fronte dell’educazione, l’Italia sconta l’alto numero di NEET, il 19.2%, mentre secondo il World Economic Forum ci troviamo al 34° posto su 82 Paesi per quanto riguarda l’indice di mobilità, ovvero la possibilità che i figli abbiano uno status sociale migliore dei genitori. I Paesi più in alto nella classifica combinano accesso, qualità ed equità nell’istruzione, offrendo anche opportunità e buone condizioni di lavoro, oltre a una protezione sociale di qualità e istituzioni inclusive. Un approccio che condividiamo e come Assessorato all’Istruzione e all’Edilizia Scolastica portiamo avanti con diverse azioni volte alla creazione di un sistema educativo integrato per favorire l’inclusione scolastica, dove la scuola non è più il fulcro dell’educazione, ma una delle agenzie deputate all’educazione che interagisce in modo diverso con altri soggetti esterni».
Tutti gli incontri sono fruibili on line gratuitamente con accesso dal sito settimanalavoro.it e si rivolgono a un ampio pubblico di cittadini, specialisti e studiosi, insegnanti, studenti universitari e degli ultimi anni delle scuole superiori, operatori politici e istituzionali, dirigenti sindacali e d’impresa.
Martedì 20 ottobre Istruzione tecnica per una società in trasformazione
Mercoledì 21 ottobre Dalla pietra all’algoritmo: il lavoro artigiano e la formazione
Giovedì 22 ottobre Nuove tecnologie della formazione
Venerdì 23 ottobre Idee e pratiche innovative di inclusione scolastica. Un dialogo a più voci
A seguire, insegnanti e studenti si raccolgono attorno alla Ministra Lucia Azzolina in un approfondito dialogo su istruzione e formazione La formazione nel prisma del lavoro
La Settimana del Lavoro 2020 è organizzata da ISMEL Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell’Impresa e dei Diritti Sociali, con il sostegno di Fondazione CRT e Polo del ‘900 e il patrocinio di Città di Torino, Regione Piemonte e Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, settimanalavoro.it/credits
La Settimana del Lavoro è stata progettata e curata da un Comitato di Coordinamento formato da Gian Carlo Cerruti, Aldo Enrietti, Giovanni Ferrero.