MILANO (ITALPRESS) – “Siamo di fronte a momenti difficili per una serie di cause. Oggi il contesto è diverso, servono decisioni collegiali. Chi ha responsabilità in Europa deve prendere delle decisioni collegiali e poi portare con sé gli elettori”
Lo ha detto l’ex premier ed ex presidente della BCE Mario Draghi durante la cerimonia di conferimento a Milano del Premio ISPI 2024.
Rispondendo poi ad una domanda su quando pronunciò il celebre discorso “Whatever it takes” durante la crisi del debito sovrano, Draghi ha affermato all’epoca “quella era una leadership per salvare la stabilità dei prezzi e perché bisognava fare qualcosa. Il contesto di allora era con la reputazione della Bce ai minimi storici, con gli spread si allargavano e l’euro in calo. E quindi serviva una frase forte. La Bce doveva essere percepita come indipendente. quella frase fu una manifestazione di indipendente”.
“Le istituzioni europee hanno gli anticorpi creati con i trattati europei per sopravvivere a una storia molto lunga. La leadership franco-tedesca si è indebolita, ma non ne sono emerse altre che possano dirigere l’Europa verso un futuro comune”.
“C’è un vuoto di leadership, ma bisogna aver pazienza e vedere i risultati delle elezioni politiche in Germania”, ha aggiunto Draghi. Poi riferendosi alle forze politiche avverse ad una maggiore integrazione comunitaria, ha posto una questione: “Se l’Europa andrà più in direzione nazionalista o sovranista, come si porrà di fronte alle necessità di percorrere una strada in cui solo l’integrazione di alcune aree può consentire quel salto di qualità che l’Europa chiede?”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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