Alessandria valorizza la presenza al quartiere Cristo del “Villaggio Istriani, Fiumani e Dalmati”, luogo di residenza di tanti profughi Italiani che, dopo il Trattato di pace del 1947, hanno raggiunto la città.
Dei circa 350.000 tra Istriani, Fiumani e Dalmati costretti, alla fine del secondo conflitto mondiale, a compiere verso l’Italia quel drammatico esodo, in questo settantennio alcuni di loro e dei loro discendenti hanno costituito e continuano a costituire una componente laboriosa, creativa, pienamente integrata e significativa anche della Comunità alessandrina.
Il loro “Villaggio”, uno dei più ampi in Italia, ben più capiente dello stesso Quartiere XXXI Giuliano-Dalmata di Roma, rappresenta dunque per Alessandria un luogo e un’icona importante, espressiva di una presenza che merita essere ricordata e valorizzata anche sotto l’aspetto toponomastico.
La data della cerimonia non è casuale. Ricorre infatti il 5 ottobre l’anniversario della tragica morte di Norma Cossetto (1943), studentessa istriana seviziata e uccisa dai partigiani comunisti nella foiba di Villa Surani ad Antignana, alla cui memoria la Presidenza della Repubblica conferì (2005) la Medaglia d’Oro al Merito Civile.
Per questo, dopo lo scoprimento toponomastico, ci si recherà presso il Giardino Norma Cossetto (al centro del Villaggio) per porgere simbolicamente delle rose in ricordo di questa giovane italiana.