Da oggi, giovedì 7 maggio, è iniziata la nuova distribuzione delle mascherine alla popolazione con la collaborazione delle ventinove farmacie del territorio. Si tratta della seconda distribuzione dall’inizio dell’emergenza sanitaria e che vedrà la consegna di oltre 40.000 mascherine.
Potranno essere ritirate gratuitamente da tutti i cittadini che hanno compiuto più di 18 anni esclusi dai parametri della prima distribuzione. In ogni busta consegnata saranno presenti due mascherine.
“Stiamo continuando con la distribuzione delle mascherine via viache le riceviamo, senza indugio, con la collaborazione della nostra Protezione Civile e delle farmacie del territorio – ha commentato il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco –. Questi dispositivi erano bloccati in Dogana e solo adesso sono state resi fruibili. La settimana prossima ne arriveranno altre che si aggiungeranno, inoltre, a quelle che saranno consegnate per conto della Regione Piemonte, nelle buche delle lettere dei cittadini. La consegna di questa nuova tranche di dispositivi è estremamente importante proprio alla luce dell’avvio della Fase 2 di gestione dell’emergenza sanitaria con un progressivo allentamento delle misure del lockdown ed una ripresa graduale dei contatti sociali. Diventa, pertanto, fondamentale che tutti i cittadini siano dotati dei dispositivi di protezione necessari per una ripartenza in sicurezza. Indossare la mascherina ed evitare gli assembramenti sono comportamenti coscienziosi e responsabili che invito tutti ad adottare per continuare ad andare avanti, un passo dopo l’altro, e riprenderci la nostra ‘normalità’ il prima possibile”.
“Con le nuove normative in vigore la mascherina è obbligatoria per la frequentazione di tutti luoghi chiusi e fortemente consigliata anche per la frequentazione di spazi aperti – ha commentato l’assessore alla Salute, Paolo Borasio -. Queste nuove tranche di distribuzione permetteranno di dotare tutta la popolazione alessandrina dei dispositivi necessari, utili a limitare la diffusione del contagio. I numeri sono in discesa, certo, ma ciò non significa che bisogna abbassare la guardia. L’ho ripetuto molte volte in questi giorni: l’allentamento delle misure del lockdown del 4 maggio non deve esser inteso come un ‘liberi tutti’. E’ tanto più importante, oggi, tenere comportamenti adeguati per evitare inversioni di rotta. Attenzione, quindi, agli assembramenti, no ad uscite che non sono motivate da esigenze lavorative, di salute, dinecessità o per visita ai congiunti. Abbiamo rilevato, in questi giorni, molte persone sedute sulle panchine dei viali, nei dehor dei bar anche se chiusi: ricordo che tutto questo non è consentito dalla normativa ed è pericoloso per la salute propria e altrui e, non da ultimo, è sanzionabile”.