La somma è incredibile: 77 milioni di euro. A tanto ammonta quella richiedibile da parte dei viaggiatori alle compagnie aeree, per i soli mesi di giugno, luglio e agosto, per via dei pesanti disservizi aerei.
Questa è la stima, raccolta dalla compagnia (claim company) ItaliaRimborso che, giornalmente, riceve reclami da parte di passeggeri per via di un volo cancellato o di un volo in ritardo.
Un trend certamente in crescita nell’ultimo periodo e destinato ad aumentare nella fine di agosto per via dei rientri dalle ferie. Basti pensare che, nel mese di luglio i disagi aerei sono raddoppiati rispetto a giugno. Ciò è dovuto ad un aumento consistente dei voli operati da parte delle compagnie aeree nel periodo estivo.
Ecco quindi che i disservizi aerei possono essere dietro l’angolo, considerando che agosto e settembre sono tra i mesi preferiti dagli italiani per partire. I passeggeri si possono rifare sul Regolamento Europeo 261/2004, ottenendo una compensazione pecuniaria che va da 250 a 600 euro. Una sorta di risarcimento richiedibile se il volo in ritardo oltre le 3 ore, o, se il volo viene cancellato con un preavviso inferiore a 14 giorni.
Le eccezioni
È bene precisare che, in situazioni di sciopero o come l’incendio all’aeroporto di Catania, come accaduto nelle scorse settimane, il passeggero non può richiedere la compensazione pecuniaria, ma, può ottenere il rimborso delle spese sostenute per giungere a destinazione. Tra queste rientrano quelle per il trasporto, le eventuali notti in hotel e pasti. Quindi bisogna tenere tutti gli scontrini.