“In Regione Piemonte la formazione obbligatoria in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro è disciplinata e gestita dalla direzione Sanità, che si occupa anche delle procedure di vigilanza sulla formazione, esercitata dai servizi Spresal delle Asl. Il confronto tra le direzioni Sanità e Istruzione, Formazione e Lavoro è costante, con quest’ultima che si occupa dell’accreditamento degli enti che possono realizzare i corsi previsti dalla materia”.
Lo ha spiegato l’assessore Elena Chiorino nella sua relazione sull’indagine conoscitiva richiesta dall’Ufficio di presidenza del Consiglio. L’obiettivo è elaborare una programmazione delle politiche regionali per migliorare la prevenzione, diffondendo la cultura della sicurezza sui posti di lavoro.
La Conferenza delle Regioni ha approvato un accordo-quadro di collaborazione con l’Inail per la realizzazione di interventi formativi, cui ha aderito la Regione Piemonte. Entro l’estate sarà disponibile l’offerta di formazione per i lavoratori delle imprese interessate. Ancora Chiorino: “Saranno finanziati programmi di formazione in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, a carattere aggiuntivo rispetto alla formazione obbligatoria, prevedendo specifici corsi entro il 2025. Le risorse messe a disposizione da Inail sono pari complessivamente a 10.462.000 euro, di cui 717.043 per il Piemonte”.
L’assessore, nel suo documento, ha fatto cenno ai Piani mirati di prevenzione, che coinvolgono i rappresentanti di lavoratori e imprese analizzando i rischi specifici, come la caduta dall’alto in edilizia. Altri ambiti di rischio considerati sono l’agricoltura (incidenti con i mezzi), la logistica (patologie dell’apparato muscolo-scheletrico), il settore delle saldature (rischio cancerogeno) e il comparto sanitario (stress da lavoro correlato al rischio di aggressioni agli operatori).