” Due gli eventi importanti che ci proiettano verso un futuro di concreto e di rinnovamento del Consorzio Agrario- così auspicava dalla rivista di settore il presidente del Consorzio Agrario, Franco Maranzana – il primo è la nomina di Giorgio Collina, nuovo direttore di Cadelpo. Il secondo evento riguarda la conclusione del processo di studio e analisi che ha portato a redarre un piano industriale di enorme importanza per la salvaguardia e lo sviluppo del nostro Consorzio Agrario: guardando in direzione di un progetto di futura fusione che vedrà unirsi in un unico consorzio le province di Alessandria, Vercelli, Biella, Novara e Verbano-Cusio-Ossola. Un passo importante che andrà a dare concretezza, sicurezza e solidità per i nostri soci e tutto il mondo agricolo”.
Il neo direttore faceva eco: “ridisegnare la nostra presenza sul territorio mantenendo una capillarità importante senza perdere di vista la sostenibilità economica. Questa operazione di fusione ci permetterà di ottimizzare le risorse e di presentarci al mercato con un’azienda da € 70.000.000 di fatturato ed € 40.000.000 di patrimonio netto”, annunciava anche contratti di filiera, con i principali trasformatori cerealicoli Italiani, a condizioni privilegiate attraverso Cadir Lab, società controllata dal Consorzio Agrario. Fatto sta che il Consorzio Agrario di Alessandria sta smantellando, la struttura potrebbe essere venduta e fra i dipendenti, tra mobilità e prepensionamenti, il sentimento comune non è proprio quello ottimistico dei vertici.Alcuni parlano di mancanza di soldi e criticano l’amministrazione.
Il futuro a breve ci dirà come stanno i fatti: riconversione vera o chiusura tout court; interessante anche la destinazione possibile dello spazio del Consorzio Agrario, alla luce anche del piano della rivalutazione della zona
tanto “a cuore” a Palazzo Rosso.
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