Dopo aver fatto le ore piccole l’altro ieri, il Consiglio Comunale ha chiuso la seconda e ultima seduta serale sul Bilancio di previsione 2016-2018 in orari più che ragionevoli.
Il confronto sul bilancio s’é aperto con la relazione dell’assessore Giorgio Abonante, che ha ribadito la stabilità dei conti comunali. C’è il rispetto dei vincoli di finanza pubblica seppur con una leggera contrazione delle entrate, dovuta a scelte prese a livello nazionale e locale (vedi la modifica sul pagamento della Cosap per i parcheggi, a beneficio della futura Amag Mobilità).
Gli investimenti ammontano a 3.8 milioni di euro, le spese per il personale a 25.7 milioni. Il Comune é indebitato per 202 milioni, di cui 49 dovuti all’Organismo Straordinario di Liquidazione. Il peso dei mutui e dei prestiti, “in gran parte dalle amministrazioni Fabbio e da quelle precedenti”, é di 14 milioni. Quelli attivati dall’attuale amministrazione presso Cassa Depositi e Prestiti si aggirano ai 5 milioni.
Come detto nella seduta consigliare dell’altro ieri, la pressione fiscale é si alta, ma “in linea con le altre città italiane, depurate di ogni aliquota imposta a livello locale”. L’aggravio fiscale per cittadino é però aumentato, al netto della Tari, dai 539€ del 2015 ai 585€ del 2016.
Sul piano delle partecipate, “la situazione sta tornando sotto controllo”, con la formazione della multiutility Amag a occuparsi di acqua, gas, rifiuti e trasporti. L’Aral “che 2 anni fa era un problema, oggi è in utile”, ha ricordato Abonante. A dimostrazione della serietà del lavoro svolto, l’assessore al Bilancio ha evidenziato come “nel primo anno in cui ho occupato questa carica, il bilancio é stato presentato in autunno, nel secondo in estate, oggi a maggio; in conclusione di consigliatura si torna a un certo rigore in materia fiscale”.
Dopo l’intervento di Abonante, é stata data voce ai gruppi in Consiglio. Il primo a parlare é stato Ciro Fiorentino (FDS), che ha messo in evidenza le “carenze” del combinato disposto Bilancio-DUP. A suo parere, mancano politiche di integrazione della sempre più crescente popolazione extracomunitaria in città, non vengono valorizzati università e turismo ed é assente una progettualità precisa per quanto concerne la nuova multiutility e il personale comunale.
Renzo Penna (SEL) s’e soffermato sulle difficoltà degli amministratori locali nel fare tornare i conti a fronte di trasferimenti sempre più ridotti e vincoli sempre più stretti imposti dagli enti superiori, una “realtà” con cui occorre “fare i conti”.
“Alessandria é una città depressa”, ha detto Domenico Di Filippo (M5S), anche per l’indole dei suoi cittadini. Da parte loro, però, le scelte dell’amministrazione non vengono in soccorso, anzi. “Ormai ogni evento viene organizzato in Cittadella, lasciando il centro sempre più abbandonato”, ha denunciato il consigliere cinque stelle, “in questo bilancio non c’è un cambio di passo”.
V’è stata una recrudescenza delle polemiche nel Consiglio Comunale di ieri non appena ha preso la parola Emanuele Locci (FDI). “Il nostro contributo al dibattito è considerato dalla maggioranza inutile e sgradito”, il ruolo dell’opposizione non puó che essere che di controllo e indirizzamento verso altre soluzioni, il resto può essere qualcosa “che può piacere al leader della Corea del Nord e al nostro sindaco”.
“L’unico sgradito politicamente é Locci”, ha risposto Fabio Camillo (PD), protagonista di un j’accuse di “Alessandria Oggi” che ha suscitato ironie negli ambienti della maggioranza prima della seduta. Il capogruppo PD ha rivendicato un atteggiamento collaborativo con gli altri esponenti di opposizione che hanno presentato emendamenti, in primis Piercarlo Fabbio.
Oltre al bilancio (18 favorevoli e 9 contrari), é stato approvata l’adesione del Comune a Uniatem (Associazione Nazionale del Coordinamento degli Ambiti Territoriali Minimi).
Stefano Summa
@Stefano_Summa