Riceviamo e pubblichiamo un comunicato di Coldiretti Alessandria.
“Per chi ha intrapreso la strada del coltivatore diretto questo premio rappresenta un incentivo a superare le difficoltà e a credere nell’innovazione. Grazie alla Coldiretti per questa opportunità, un riconoscimento che condivido con mio padre Sandro titolare dell’azienda, mia madre e mio fratello Stefano”.
Sono state queste le prime parole dette da Luca Canevaro, giovane imprenditore di Avolasca, nel Tortonese, dopo aver ricevuto la menzione speciale nell’ambito dell’edizione 2015 di Oscar Green “per aver saputo cogliere le esigenze di mercato ed aver inserito nuovi prodotti che rappresentano la genuinità del Made in Italy anche all’estero”.
La premiazione è avvenuta ad Expo, nella terrazza di Palazzo Coldiretti, di fronte ad una numerosa platea composta da giovani imprenditori che hanno deciso di essere quella leva strategica per il Paese che può fare la differenza, un punto di svolta da cui partire per raccontare un’Italia diversa, la fabbrica dove nascono le idee, dove è possibile trasformare in fatti concreti ciò che sino a ieri si pensava solo come ad un’opportunità di sviluppo per il settore.
L’azienda di Luca Canevaro è situata sulle colline del Tortonese ed è composta da circa 60 ettari a seminativo e circa 6 ettari di vigneto: “Da sempre ci occupiamo di produzione,vinificazione e vendita dei nostri vini. Dai primi anni 2000 quando a causa della flavescenza dorata l’utilizzo di pesticidi è aumentato,abbiamo deciso di convertire completamente l’azienda in agricoltura biologica. – ha affermato Luca – Negli ultimi anni, per venire incontro alle nuove richieste del mercato abbiamo deciso di investire sulle erbe officinali quali psillio,senape,lino,finocchio, abbiamo acquistato un vaglio, ossia un pulitore compatto, che ci permette di vendere i semi già selezionati e quindi già pronti per la trasformazione successiva. Questo mercato rivolto in particolar modo verso l’estero è in continua crescita, tanto che ora è diventato uno dei canali di maggior reddito della nostra azienda”.
L’agricoltura ha bisogno di questo: entusiasmo e idee che contribuiscano ad esportare sempre di più il nostro modello di agricoltura in Europa e nel mondo.
“La nuova agricoltura diventa sempre di più una realtà integrata che va dalla produzione delle materie prime, alla trasformazione delle stesse, al contatto diretto con i consumatori finali. Soprattutto grazie all’utilizzo di strumenti nuovi di comunicazione e coinvolgimento, in primo luogo i social network. – ha aggiunto il presidente provinciale Roberto Paravidino – A interpretare questa nuova agricoltura sono, ovviamente, i nuovi contadini che riescono a proiettare nel futuro, con strumenti nuovi, le tradizioni dell’agricoltura italiana, sempre orgogliosa delle proprie origini e territorialità. Da questa unione nascono tutte le nuove sperimentazioni. Ragazzi che sono diventati imprenditori agricoli per passione e quindi per una scelta personale: hanno capito che possono realizzarsi nel settore agroalimentare italiano, fare investimenti sulla propria vita, crearsi una famiglia e continuare a vivere in Italia, facendo il lavoro da loro voluto”.
L’agricoltura italiana ha ancora molto da insegnare: ne sono l’esempio proprio gli agricoltori ad Expo che, concretamente, tutti i giorni con i loro prodotti e il loro lavoro dimostrano il grande impegno di Coldiretti per la valorizzazione del cibo e la promozione delle eccellenze locali e regionali.
“Coldiretti Alessandria ha partecipato con una numerosa delegazione all’evento regionale che ha rappresentato un momento molto importante di crescita e di confronto in attesa dell’evento nazionale. Una testimonianza importante della valorizzazione del territorio portata avanti dalle nostre aziende quotidianamente e dalla loro straordinaria voglia di trovare sempre nuove forme di innovazione. – ha aggiunto a fine serata Simone Moroni direttore della Coldiretti alessandrina – Le nostre imprese ci sono e fanno squadra. In un contesto economico come quello di oggi, è fondamentale avere dei sogni, ma un sogno da solo non basta, con l’Oscar Green premiamo la capacità di trasformarlo in un progetto concreto e vincente. E’ il segnale, forte e chiaro che si è creata una continuità, un ricambio generazionale nella conduzione delle nostre aziende agricole”.
In attesa di conoscere i nomi dei sei vincitori nazionali, uno per categoria, si stanno svolgendo in tutto il Paese le premiazioni di coloro che hanno superato lo step regionale conquistando il primo premio nella categoria segnalata.