Nella seduta del 27 marzo scorso la Giunta regionale del Piemonte ha deciso di destinare 15 milioni di euro al “pacchetto giovani” del Programma di Sviluppo Rurale – bando 2017 – attraverso l’impiego di risorse non utilizzate negli anni precedenti per decadimenti, rinunce e ridimensionamenti delle domande a suo tempo presentate.
Confagricoltura Piemonte ha commentato positivamente l’iniziativa, esprimendo però disappunto in merito al fatto che sono state ancora una volta trascurate altre imprese condotte da under 40, le quali, legittimamente, aspirano agli stessi benefici. “Siamo sempre contenti quando si sostengono i giovani. Vogliamo tuttavia sottolineare – dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte – che ci sono altre centinaia di aziende, altrettanto giovani, che non hanno potuto fruire del pacchetto previsto nel bando 2017. Ci riferiamo a chi ha presentato domanda per l’insediamento in agricoltura nel 2016 e che, per carenza di fondi, non ha potuto ottenere finanziamenti per la realizzazione dei miglioramenti aziendali. Ci sono molti casi: si tratta di giovani che hanno investito a loro rischio e a loro spese, molti dei quali indebitandosi in modo significativo. A nostro avviso questi neo imprenditori hanno altrettanto diritto a essere finanziati e a veder riconosciuti i loro sforzi”.
“Siamo profondamente rammaricati – commenta il presidente di Confagricoltura Alessandria, Luca Brondelli di Brondello – che non sia così, perché anche per loro si sarebbero dovute trovare le risorse, facendo scorrere le graduatorie. Ciò non è avvenuto e, in qualche modo, occorrerà trovare rimedio. Confagricoltura continuerà ad adoperarsi per evitare che si creino discriminazioni, perché tutti i giovani che hanno voglia di investire in modo produttivo e che dedicano impegno e sacrificio ai loro progetti è giusto che vengano aiutati”.