“E’ ancora presto per effettuare la conta dei danni – esordisce il presidente di Confagricoltura Alessandria Luca Brondelli di Brondello – Apprendiamo dalla Regione Piemonte che è pronta la richiesta di stato di emergenza e ne apprezziamo la tempestività. Vista la frequente ricorrenza degli episodi alluvionali, riteniamo però indispensabile che al più presto si crei un piano strutturale di manutenzione delle infrastrutture”.
La situazione idrogeologica nell’Alessandrino ha fatto di nuovo temere il peggio nell’ultimo weekend: alle 14 di sabato 23 novembre è scattata l’allerta rossa in tutto il Piemonte ed in particolare nella nostra provincia quando i fiumi Bormida e Orba hanno superato la soglia di pericolo. Il Tanaro continua a far confluire acqua nel nodo idraulico di Alessandria, rimanendo a livello di guardia fino alla città, mentre alla confluenza tra Tanaro e Bormida desta ancora forti preoccupazioni.
Una delle vie di accesso al capoluogo, il ponte Bormida, è rimasto chiuso fino alle 18 di ieri, domenica 24 novembre, dove il fiume ha raggiunto l’altezza record di 9.39 metri, ma adesso la circolazione è ripresa regolarmente. In queste ore la piena di Bormida e Orba è in diminuzione e i rispettivi bacini stanno scaricando.
Prosegue Brondelli: “La città di Alessandria è stata messa in sicurezza qualche tempo fa quando sono state create le casse di laminazione. Le aziende agricole limitrofe invece vanno a bagno almeno una volta l’anno se non di più come in questo 2019”.
“Le aree golenali si sono venute a creare all’indomani della formazione dei nuovi argini – afferma il responsabile Sindacale di Confagricoltura Alessandria e segretario dell’associazione ‘Amare Terre’, Mario Rendina – All’interno di esse sono collocate molteplici imprese agricole: non solo i terreni, ma anche i centri aziendali stessi che comprendono le abitazioni proprie e dei propri collaboratori, le stalle, i magazzini, i locali per le scorte e le derrate. Le attività sono svolte all’interno della golena e per questo puntualmente sono esposte e danneggiate nel complesso patrimonio aziendale”.
Le aziende agricole coinvolte dal maltempo sono tutte quelle lungo l’asse del Tanaro, dai confini delle province di Alessandria e di Asti fino alla confluenza nel Po; mentre sull’asse della Bormida, da Alessandria, sono state interessate dall’esondazione le imprese delle campagne di Alessandria, Castellazzo Bormida, Borgoratto, Gamalero, Cassine, Castelnuovo Bormida, Rivalta Bormida, Strevi ed Acqui.
Occorre anche ricordare che numerosissime sono state frane e microfrane che hanno colpito vigneti e noccioleti nelle diverse zone dell’Alessandrino e in alcuni casi fanno temere danni rilevanti.