Il Tribunale di Alessandria ha condannato per maltrattamento di animali e per avere realizzato un canile rifugio abusivo, la cittadina valenzana, Paola Lorenzetti, che deteneva in una casa in affitto a Valle San Bartolomeo, 101 cani di razze diverse
“Si tratta di una sentenza molto importante – ha affermato Carla Rocchi, Presidente nazionale ENPA – perché come hanno sottolineato anche i nostri avvocati che hanno seguito la causa, per la prima volta detenere cani in condizioni incompatibili è stato riconosciuto come un vero e proprio maltrattamento di animali. Inoltre questo caso evidenzia l’importanza della collaborazione tra ASL e Associazioni che ha permesso di intervenire tempestivamente in difesa degli animali”.
Il quadro emerso dagli atti processuali ha evidenziato uno sttao generalizzato di maltrattamento degli animali, affetti da molti patologie. Molti cani sono risultati, inoltre, mordaci e aggressivi.
La donna, che si definiva amante degli animali, era solita ospitare in una location chiamata ‘Il Paradiso di Naif’, cani che arrivavano dal Sud Italia con l’intento dichiarato di aiutarli o salvarli dalla soppressione o dai ‘canili Lager’, introitando denaro di molti cittadini che, in buona fede, credevano di salvarli.
Le autorità e i sanitari hanno riscontrato, purtroppo, una realtà assolutamente incompatibile con la detenzione di animali. La Polizia Municipale, i veterinari e i tecnici dell’ASL hanno trovato cani ovunque, nelle camere, in giardino, in cucina, in condizioni sanitarie pessime.
Paola Lorenzetti è stata condannata alla pena di reclusione di due mesi, nonché al risarcimento dei danni, da quantificarsi in sede civile, ai sensi dell’art. 544 ter CP, per maltrattamento di animali, per aver procurato, per crudeltà e senza necessità, lesioni a più animali, ovvero averli sottoposti a sevizie o a comportamenti non tollerabili per le loro caratteristiche etologiche.
Come pena accessoria è stata disposta la confisca dei cani.
Le azioni legali per ENPA sono state seguite dagli avvocati Claudia Ricci e Paola Bolla.
Grazie all’attività congiunta della Procura della Repubblica di Alessandria, del Servizio veterinario ASL AL, della Polizia Municipale e dell’ufficio Welfare Animale del Comune di Alessandria, è stato il canile abusivo è sttao chiuso definitivamente.
“Non posso che essere soddisfatto di questo risultato che permesso di mettere fine ad una situazione di oggettivo maltrattamento – ha commentato l’assessore al Welfare Animale, Giovanni Barosini -. La sinergia fra Enti ha consentito di agire a tutela del benessere degli animali che sono stati ricoverati e curati con il prezioso contributo dell’Associazione ATA che ci tengo personalmente a ringraziare per lo sforzo organizzativo e logistico che ha messo in campo”.