È tornato con forza in questi giorni il tema del prolungamento delle concessioni ai balneari, sul quale il Governo starebbe lavorando. Ai Parlamentari e al Governo, Uncem ha detto , per bocca di Roberto Colombero, presidente piemontese, e Marco Bussone, presidente nazionale, che serve anche un ragionamento su concessioni autostradali e concessioni idroelettriche.
La situazione
Una cosa è certa: i benefici per i territori devono essere maggiori. Assurdo e grave che le concessioni autostradali producano flussi e gettiti ingenti a vantaggio dei Concessionari, ma lascino niente ai territori attraversati.
Cosi come dighe e invasi, con concessioni in scadenza o scadute, che negli anni non sono riuscite a consentire sviluppo alle zone ove insistono questi accumuli idrici. I concessionari finiscono per essere molto ricchi, beneficiari di molte risorse, mentre i territori spogliati.
La richiesta
Dieci centesimi di euro per mezzo, leggero o pesante, è il minimo sul quale lavorare. Sarebbe stata importante una battaglia su questo punto, al posto di mille scontri su alta velocità ferroviaria e nuova galleria di base. Si è perso tempo, sulla questione autostrade. E l’intero tema concessioni va discusso per evitare la montagna resti spogliata e i territori alla finestra. Non sarebbe più accettabile.