Dopo la sospensione della seduta del 20 agosto scorso, ieri sera il Consiglio Comunale ha approvato il Bilancio di Previsione 2020-2022 insieme alle varie delibere ad esso correlate. La votazione finale è arrivata a tarda notte dopo una lunga e articolata discussione che ha visto partecipare attivamente tutti i componenti del Consiglio e della Giunta comunale.
La prima parte della serata è stata dedicata all’approvazione di tributi e imposte comunali. Per quanto riguarda la tassa rifiuti (TARI), le cui tariffe rimangono invariate nel 2020, è stato predisposto il Piano Economico Finanziario (PEF) 2020 secondo le disposizioni emanate dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). Il PEF comprende una previsione di costi di 5.669.653 euro contro la previsione di entrate per 5.492.048 euro. La differenza negativa di 177.605 euro dovrà essere coperta negli anni successivi. Tuttavia, qualora dovessero realizzarsi gli scenari pessimistici ipotizzati nella deliberazione di Giunta di approvazione del PEF 2020 iniziale, a tale cifra sarebbero da aggiungere altri 788.030 euro per un totale di 965.634 euro. Secondo i gruppi di opposizione, che hanno votato contro il provvedimento, il saldo negativo tra costi ed entrate è dovuto in buona parte al rinvio dell’avvio del servizio di raccolta porta a porta e ciò si tradurrà in un aumento della tassa rifiuti nei prossimi anni. La discussione è servita anche a fornire alcuni chiarimenti sul nuovo sistema di raccolta, i cui aspetti tecnici saranno approfonditi in sede di Commissione consiliare che sarà convocata a breve.
Sempre relativamente ai tributi è rimasta immutata la previsione dell’addizionale IRPEF rispetto all’anno precedente, in attesa di previsioni sull’andamento dei redditi. Il provvedimento è stato approvato a larga maggioranza (15 voti favorevoli e l’astensione della Consigliera Zippo).
Più controversa la questione IMU dopo la proposta avanzata della Giunta comunale di equiparare l’aliquota per gli immobili concessi in locazione sulla base di contratti concordati a quella per gli immobili concessi in uso gratuito a parenti entro il 1° grado. Il confronto tra maggioranza e opposizione è avvenuto tramite due emendamenti proposti rispettivamente dai Democratici per Novi e dalla Lega. Il primo, poi respinto con 5 voti favorevoli e 11 contrari, chiedeva di lasciare invariate le aliquote per non gravare sui contribuenti in un momento difficile a causa degli effetti negativi legati alla pandemia. Con 11 voti favorevoli e 6 contrari è stato invece approvato il testo proposto dalla Lega che prevede di utilizzare il maggior gettito di 163.000 euro a sostegno del commercio locale. In particolare la quota di 2/3 servirà ad abbassare l’aliquota IMU di negozi e botteghe. La parte restante, circa 55.000 euro, sarà destinata a un fondo per i commercianti che nonostante le conseguenze della pandemia hanno continuato regolarmente a pagare l’affitto.
La seduta è proseguita con un lungo dibattito che ha riguardato il Documento Unico di Programmazione e il Bilancio di Previsione. Nella sua relazione il Sindaco, Gian Paolo Cabella, ha messo subito in evidenza le difficoltà incontrate nella costruzione del documento contabile non solo per tutte le vicende che la pandemia dovuta al Covid ha provocato nel nostro paese, ma anche per gli obblighi derivanti dai rapporti che la precedente amministrazione ha assunto con le società partecipate. «Uno degli obiettivi principali – ha spiegato il Sindaco – è stato quello di raggiungere il pareggio di bilancio e nel contempo fare ordine nell’intero sistema della finanza comunale, compresa la chiarezza nei rapporti con le partecipate. Risultati positivi – ha aggiunto Cabella – si hanno anche sul fronte degli investimenti che raggiungono un importo totale di quasi 13 mila euro. Ciò vuole significare, in primis, l’attenzione particolare che l’amministrazione riserva agli edifici scolastici di proprietà (scuole materne, elementari e medie), prevedendo opere di adeguamento sismico ed efficientamento energetico da eseguirsi attraverso la concessione di contributo regionale, per passare ad opere sulle piste ciclabili, il superamento di barriere architettoniche e la manutenzione della viabilità cittadina, oltre a interventi sugli impianti sportivi e sul patrimonio comunale, l’acquisto di automezzi e di PC per garantire il telelavoro».
Nelle dichiarazioni di voto i Consiglieri hanno sintetizzato le opinioni espresse durante la discussione dei singoli provvedimenti. Per i Democratici per Novi si tratta di un Bilancio minimo, essenziale, che non tiene conto dell’attuale situazione economica e per di più approvato in forte ritardo. Sullo stesso tono l’intervento della Consigliera Lucia Zippo del Movimento 5 Stelle che ha contestato l’assenza di progettualità e di una visione chiara dei programmi futuri.
Le opposizioni hanno anche criticato l’emendamento della Lega sull’Imu ritenendolo un provvedimento iniquo e sostenendo che le risorse in favore dei commercianti si sarebbero potute reperire all’interno del Bilancio senza ricorrere all’aumento dell’aliquota. Su questo punto la maggioranza ha invece sostenuto che l’entrata derivante da tale aumento è destinata in toto a beneficio di categorie che in questo frangente sono più meritevoli di attenzione e non viene pertanto trattenuta per finanziare altre necessità dell’Amministrazione.
I gruppi di maggioranza, inoltre, hanno evidenziato gli elementi positivi raggiunti con l’approvazione del Bilancio, tra cui l’attività intrapresa per mettere ordine nei conti comunali, nei beni patrimoniali dell’Ente e nei rapporti con le società partecipate. Meritevole di attenzione anche il totale delle risorse destinate agli investimenti, quasi 13 milioni di euro, che serviranno a potenziare la manutenzione e a realizzare opere importanti per la collettività.
La votazione finale sul Bilancio di Previsione ha fatto registrare 11 voti favorevoli e 6 contrari.