Prioritario potenziare le produzioni piemontesi e Made in Italy: necessario dare giusto valore all’agricoltura regionale e al cospicuo indotto.
Priorità per i beneficiari che si impegnano a pagare un prezzo del prodotto superiore a quello medio di mercato per almeno tre anni, punteggio più elevato per coloro che acquisiscono il prodotto da cooperative e Op e una premialità per le imprese che si approvvigionano del prodotto di base da aziende agricole situate entro una distanza definita dall’impianto di lavorazione, riducendo così anche l’impatto ambientale.
Sono queste le richieste avanzate da Coldiretti a livello regionale affinché, nel bando della misura 4.2 (agroindustria) del Psr 2014-2020, vengano inserite priorità e criteri che tengano conto se l’approvvigionamento dei prodotti agricoli da parte dei beneficiari proviene da aziende e dalle cooperative locali che operano sul territorio piemontese.
Come Coldiretti abbiamo ribadito la necessità e l’urgenza di modificare il bando inserendo elementi che tutelino veramente il Made in Piemonte e il Made in Italy – ha aggiunto Roberto Paravidino presidente di Coldiretti Alessandria – L’obiettivo è quello di incentivare e sostenere l’utilizzo, la trasformazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli locali”.
In questo modo si potranno realmente sostenere i vari comparti dell’agricoltura piemontese: dal cerealicolo al vitivinicolo, dall’ortofrutticolo al lattiero caseario e zootecnico.
“In un tale momento di crisi economica, è necessario dare il giusto valore all’agricoltura del Piemonte e al suo cospicuo indotto, convogliando le risorse verso il comune obiettivo di far crescere l’economia del territorio. – ha aggiunto il presidente Paravidino – E’ imprescindibile apportare queste modifiche al bando poiché solo così possiamo permettere alle nostre imprese un reale, duraturo e costante inserimento all’interno delle filiere”.