La superficie agricola destinata a biologico in Italia raggiunge il record storico di 2,3 milioni di ettari (+7,5%), pari a quasi ad 1 campo su 5 (19%) del totale, con oltre 82.000 produttori, il numero più elevato tra i Paesi UE. E’ emerso dall’analisi di Coldiretti presentata per la Giornata europea del biologico (23 settembre, equinozio d’autunno).

Gli operatori biologici certificati in provincia di Alessandria, tra produttori e trasformatori, sono circa 400, dove la preferenza per il bio ha fatto registrare nel post Covid un +15% di terreni coltivati, per un totale di oltre 3.700 ettari: in particolare foraggio, prati, cereali, frutta e vite.

Il successo del biologico italiano è confermato anche dalla riduzione dei prodotti importati dall’estero. Si registrano in tutto il 2022 meno importazioni rispetto all’anno precedente per oli e grassi vegetali (-31%), colture industriali (-26%) e cereali (-22%), secondo l’ultimo Rapporto Bio in cifre.
Il bio ‘Made in Italy’, con le vendite dirette a km zero, è spinto dal fatto che i cibi e le bevande stranieri sono 6 volte più pericolosi di quelli italiani, per via dell’utilizzo all’estero di prodotti chimici irregolari oltre i limiti di legge.

I commenti

Per il presidente Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco, “l’obbligo di scrivere in etichetta l’origine della materia prima e la volontà di valorizzare prodotti a km zero, sta favorendo la costruzione di filiere biologiche nazionali. Il logo del ‘biologico Made in Italy’, previsto dalla legge di settore, e la possibilità di realizzare importanti contratti di filiera anche per il biologico, porteranno ad uno sviluppo sempre più sostenibile delle filiere agroalimentari”. 

Il direttore Coldiretti Alessandria, Roberto Bianco, spiega: “Il biologico sta dimostrando di essere la risposta alle sfide attuali, con una maggiore sostenibilità economica, ambientale e sociale. È necessario però legarlo saldamente al territorio di produzione, affrontando un processo di evoluzione nella certificazione per essere sempre di più garante di un modello produttivo attento all’ambiente e alle aziende agricole”. 

Di Raimondo Bovone

Ricercatore instancabile della bellezza nel Calcio, caparbio "incantato" dalla Cultura quale bisettrice unica di stile di vita. Si definisce "un Uomo qualunque" alla ricerca dell'Essenzialità dell'Essere.

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