Nubifragi, trombe d’aria, bombe d’acqua e grandinate si sono abbattuti a macchia di leopardo in tutta la provincia di Alessandria con coltivazioni distrutte, alberi abbattuti ma anche corsi d’acqua esondati.
I tecnici di Coldiretti sono al lavoro per effettuare un monitoraggio e una prima stima dei danni nelle zone più colpite dall’ondata di maltempo, soprattutto acquese e tortonese ma anche novese e alessandrino.
Straripato il torrente Ossona, vento e grandine ad Alice Bel Colle e interi frutteti distrutti a Terzo d’Acqui, in Val Borbera sono caduti 60 mm di pioggia in pochissimo tempo e nella pianura alessandrina mais allettato e, in alcuni casi, danni provocati su foraggere in campo prossime alla pressatura.
E’ quanto emerge dal primo sopralluogo della Coldiretti sugli effetti dell’ultima violenta ondata di maltempo che ha raso al suolo interi campi di mais, distrutto il frumento, provocato danni alle serre con ostacoli alla circolazione nelle campagne.
“La grandine – afferma il presidente provinciale Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – è la calamità più temuta dagli agricoltori in questa stagione perché provoca danni irreparabili alle coltivazioni vanificando il lavoro di un intero anno. Siamo di fronte al moltiplicarsi di eventi estremi con l’alternarsi di caldo anomalo, siccità, bombe d’acqua, grandinate violente ma anche incendi, con un impatto devastante sull’ambiente, l’economia, il lavoro e il turismo”.
“L’acqua per poter essere assorbita dal terreno deve cadere in modo continuo e non violento mentre gli acquazzoni aggravano i danni e pericolo di frane e smottamenti. Lo sconvolgimento dei normali cicli stagionali impongono una nuova sfida per le imprese agricole che devono interpretare le novità segnalate dalla meteorologia e gli effetti sui cicli delle colture, sulla gestione delle acque e sulla sicurezza del territorio ma anche per i consumatori nella scelta dei prodotti da mettere nel carrello della spesa ”, ha aggiunto il direttore Coldiretti Alessandria Leandro Grazioli.