Da oggi Palazzo Coldiretti, in corso Crimea, testimonianza
dell’impegno a sostegno e tutela del settore e del vero Made in Italy: dopo il momento di sensibilizzazione che ha portato in piazza ad Alessandria istituzioni e cittadini, la mobilitazione continua solidale con le altre città d’Italia.
“Alessandria è Palermo, è Termoli, è Potenza è Bari” – ha affermato il presidente provinciale Roberto Paravidino.
In tutta Italia è esplosa la protesta degli agricoltori a difesa del grano nazionale, sotto l’attacco delle speculazioni che hanno praticamente dimezzato le quotazioni su valori più bassi di 30 anni fa con la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro e il rischio desertificazione per quasi 2 milioni di ettari, il 15% della superficie agricola nazionale, che si trovano peraltro soprattutto nelle aree più difficili del Paese
Partita dalla piazza del Tricolore, meglio conosciuta come “piazza del Cavallo”, dopo il momento di sensibilizzazione portato in piazza ieri che ha visto riuniti sotto lo slogan “No grano, no pane!” istituzioni e consumatori, #laguerradelgrano continua.
E palazzo Coldiretti, in corso Crimea ad Alessandria, da oggi ne è diventato ancora di più simbolo e testimonianza.
“No grano, no pane”, “Salviamo il pane quotidiano”, “Stop alle speculazioni” ed “Etichettatura subito” campeggiano sulla facciata della sede della federazione alessandrina quale concreta testimonianza di un unico comune denominatore che unisce simbolicamente egli imprenditori da nord a sud.
“Abbiamo fatto una scelta forte, ne siamo consapevoli, ma il nostro obiettivo è quello di arrivare il più possibile a far capire all’opinione pubblica il grave disagio in atto – ha continuato il presidente provinciale Roberto Paravidino –Con questi prezzi gli agricoltori non possono più seminare e c’è il rischio concreto di alimentare un circolo vizioso che ha già provocato la delocalizzazione degli acquisti del grano e degli impianti industriali di produzione della pasta con la perdita di un sistema produttivo che genera ricchezza, occupazione e salvaguardia ambientale”.