A difesa del prodotto più rappresentativo della dieta mediterranea, mobilitazione al Mandela Forum di Firenze: “Basta speculazioni e inganni”.
Una numerosa delegazione di Coldiretti Alessandria ha partecipato alla Giornata nazionale dell’extravergine italiano al Mandela Forum di Firenze, per difendere l’oro verde Made in Italy.
Il futuro dell’olio italiano, prodotto più rappresentativo della dieta mediterranea, è messo in crisi da speculazioni, concorrenza sleale, truffe ed inganni. Per questo gli agricoltori hanno lasciato le campagne, anche se è iniziata la raccolta delle olive, per partecipare alla spremitura in piazza. Per la prima volta è stato gustato l’olio nuovo dell’annata 2016/2017, proveniente dalle diverse regioni, con le valutazioni di esperti assaggiatori e sono state anche rese note le prime previsioni produttive in Italia per la raccolta di quest’anno.
E’ avvenuta, inoltre, la dimostrazione pratica delle frodi e degli inganni più frequenti in Italia e nel mondo ed il tutor dell’extravergine ha dato consigli per l’acquisto ed il consumo.
“Una mobilitazione per tutelare l’olio extra vergine di oliva, prodotto principe della dieta mediterranea, alleato del nostro benessere per le sue qualità protettive, non solo nei confronti delle malattie cardiovascolari e metaboliche, ma anche per vari tipi di altre patologie. – ha affermato il presidente provinciale Coldiretti Alessandria Roberto Paravidino – Non si può acconsentire che l’agricoltura più identitaria del mondo venga omologata e contaminata in nome di un falso progresso che guarda più alle tasche delle multinazionali che agli interessi delle imprese agricole e dei consumatori. La vera sfida per la nostra economia agricola è quella della tracciabilità e dell’origine, nel rispetto dell’identità e della qualità dei prodotti tipici italiani e di quelli a denominazione d’origine riconosciuti dall’UE”.
Con gli agricoltori c’era il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo e l’intera giunta nazionale insieme al ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina e al Ministro della Giustizia Andrea Orlando.