Dice un proverbio messicano: “Non è sufficiente che un uomo sappia cavalcare. Egli deve saper cadere”.
Allora cerchiamo di capire come cadere da cavallo – Non è un bell’argomento, certo, ma se vai a cavallo sai benissimo che, purtroppo, prima o poi può capitare. Per cui è meglio sapere prima come cadere da cavallo che impararlo dopo essere caduto. Saranno forse regole banali, ma è meglio ricordarle.
L’equipaggiamento – Non bisogna mai montare mai senza l’equipaggiamento di protezione. Un ‘cap’ può davvero salvare la vita ed un ‘giubbotto col sistema airbag’ può essere molto utile. Un paio di jeans e un giubbotto a maniche lunghe proteggeranno braccia e gambe da eventuali rami bassi, che potrebbero graffiare per una caduta su terreno accidentato.
Quando hai capito che stai per cadere – Meglio un terreno morbido sul quale atterrare: sabbia, terra o erba piuttosto che rocce o ghiaia. Non opporre resistenza, togli i piedi dalle staffe, lascia le redini per non farti trascinare e, mentre cadi, non irrigidirti. Tieni le gambe più morbide che puoi e resisti alla tentazione di tendere le braccia per attutire la caduta: ne ricaverai solo un osso rotto. Quanto più è rilassato il corpo, tanto migliore sarà l’atterraggio.
Quando cadi – Cerca di lanciarti più lontano possibile dal cavallo per non rischiare di finire sotto i suoi zoccoli. L’ideale sarebbe atterrare sui piedi, piegare le ginocchia appena tocchi terra per poi raggomitolarti e rotolare via dal cavallo per riparare gli organi vitali, proteggendo collo e testa con le braccia.
Cosa fare dopo – Non alzarti in piedi subito, ma comincia a muovere piano le dita, le braccia, le gambe e soprattutto il collo per capire se ci sono lesioni. Dopo una caduta non smettere di andare a cavallo e, naturalmente, non prendere questi consigli come l’unica verità, ma parlane col tuo istruttore.
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